Quando si parla di alimentazione, è una diceria dopo l’altra. Ecco le cinque cose che detesto con tutto il cuore.
Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo video. Io sono Giuliano Parpaglioni, Biologo Nutrizionista, e vi ricordo che potete prenotare una visita andando su www.nutrizionistabrescia.com e trovando lì tutti i contatti utili. Sul mio sito trovate anche il link per acquistare il mio corso online Alimentazione, dalla salute al dimagrimento. Aggiungo inoltre che potete trovarmi su vari social e su Telegram, se volete seguirmi potete sfruttare il mio Linktree
Faccio il nutrizionista da tanti anni, e non passa giorno in cui non mi imbatta in una nuova stupidaggine, o magari anche una molto vecchia e riciclata. Purtroppo, esistono branche della biologia molto vicine al vivere comune, dove tutti possono in un certo modo dirsi “esperti”: capita con l’agricoltura, dove regnano le leggende sulle fasi lunari dure a morire, capita con la banale classificazione degli animali dove i ragni diventano insetti e i polpi diventano polipi, e capita con l’alimentazione, che è forse l’ambito più vicino alla vita di ciascuno di noi. Ecco quindi cinque dicerie che non sopporto più, le ho sentite fino alla nausea e vorrei che smettessero di circolare.
Prima diceria: lo zucchero di canna e il miele sono più salutari
La prima delle dicerie che mi viene in mente riguarda lo zucchero. Quando faccio una visita, chiedo ai miei pazienti se mettano zucchero nel caffè o nel latte che prendono, e spesso sentono il dovere di precisare che usano zucchero di canna, o miele.
Ecco, voglio mettere in chiaro una volta per tutte: che si usi zucchero bianco, di canna, grezzo, miele o sciroppo, non cambia nulla: gli effetti di queste aggiunte sono i medesimi. Tra zucchero di canna e lo zucchero bianco la differenza la fanno alcune impurità che donano il colore ambrato al primo, ma sono praticamente la stessa cosa; per quanto riguarda il miele, invece, per notare differenze dovremmo assumere decine di grammi di miele al giorno, cosa poco raccomandabile perché è comunque una fonte enorme di zuccheri e diventa quindi un problema di calorie e bilanciamento della dieta.
Con 10 g di zucchero bianco assumiamo le stesse calorie che avremmo con 10 g di zucchero di canna, e per arrivare a quelle calorie servono solo 13 g di miele: è praticamente la stessa cosa, solo che contiene un minimo d’acqua a differenza dello zucchero granulare.
Il discorso è differente per i dolcificanti artificiali, che apportano pochissime calorie, praticamente zero, e possono dolcificare con quantità minime. Questi prodotti, però, possono dar fastidio alla flora intestinale se consumati in abbondanza, e abituano al sapore dolce, spingendo a mangiare di più, quindi finiscono per portare verso l’aumento di peso.
La seconda diceria: col diabete, la frutta è vietata
La seconda tra le dicerie che sento più spesso riguarda il diabete di tipo 2: sembra che i diabetici non debbano consumare frutta. Ovviamente non è così, anzi, è tra gli alimenti consigliati, anche se va gestita con un minimo di raziocinio, ma tutti si stupiscono quando lo dico.
Almeno una volta alla settimana mi capita il paziente che non consuma frutta perché contiene zucchero e rimane letteralmente a bocca aperta quando dico che può mangiare anche l’uva. Oltretutto, moltissime persone diabetiche evitano la frutta ma fanno colazione con i biscotti, e io non riesco a farmene una ragione.
Voglio dirlo chiaro: la frutta può essere consumata anche se si ha il diabete, le uniche accortezze sono quelle di mangiarla preferibilmente al pasto e non esagerare con le quantità, ma finché si sta sulle due o tre porzioni al giorno va quasi sempre benissimo.
Certo, è zuccherata, ma mangiandola al pasto assumiamo questi zuccheri insieme ad altri alimenti che ne rallentano l’assimilazione, quindi l’impatto sulla glicemia è minore.
La terza diceria: stare a dieta è difficile e faticoso
La terza diceria riguarda un tema che accomuna un po’ tutti i miei pazienti, e forse anche molti di voi che seguono questo canale: la dieta è faticosa, quando si sta a dieta si sta male, si ha fame, è un’imposizione. Tutto questo è frutto delle diete da riviste, del fai da te e dei sensi di colpa che molti provano quando mangiano qualcosa per golosità, sensi di colpa nati dalle spinte sociali a cui tutti siamo sottoposti.
Tra le dicerie di questo elenco, forse questa è la più pesante e spesso traumatica, quella che fa vivere peggio sia il volersi mettere a dieta, sia il non volerlo fare seppure ce ne fosse bisogno. La dieta, salvo casi particolari per patologie, deve essere una guida, un indirizzo. Una dieta che affama è destinata al fallimento.
Quando si è a dieta per la perdita di peso, non si deve soffrire la fame, la dieta deve riuscire ad adattarsi alle nostre esigenze quotidiane e deve soprattutto essere facile da seguire. Una dieta che non rispetta queste condizioni probabilmente va cambiata. Purtroppo, molte persone tendono a mangiare sempre meno, al limite del non saper più cosa mettere in tavola, perché l’idea comune è che per dimagrire bisogna mangiare poco: non è vero!
Per dimagrire bisogna mangiare meno di quanto si consuma, ma non è per forza sinonimo di poco! Anzi, se si mangia troppo poco, si abbassa il metabolismo, si fa più fatica a dimagrire e paradossalmente si rende più facile l’aumento di peso! Conviene quindi affidarsi al proprio nutrizionista di fiducia, o quanto meno alle linee guida ministeriali, per poter avere la giusta guida all’alimentazione quotidiana.
La quarta diceria: il sale Himalayano è meglio
La quarta diceria l’ho già nominata in passato, ma continua a essere presente nelle visite nutrizionali: il sale rosa, o Himalayano. Per qualche motivo, questo costoso sale pare abbia una fama molto favorevole ed è preferito da molti. Solo che quanto detto per lo zucchero di canna si applica perfettamente anche per il sale rosa: è sale, né più e né meno, con qualche impurità che lo rendono rosa. Anzi, se non si sta attenti si prende anche del sale senza iodio, cosa che generalmente non succede con il sale comune.
Il sale bianco, infatti, da parecchi anni è addizionato con iodio, per sopperire alla mancanza di questo nutriente nelle popolazioni lontane dal mare. La cosa è talmente comune che io ho avuto qualche difficoltà a trovare del sale non iodato al supermercato. Sinceramente, non so se è qualcosa di costante, ma cercando online non ho trovato confezioni di sale Himalayano addizionato con iodio, se volete comprarlo, quindi, fate attenzione a questo particolare.
Ribadisco, in ogni caso, che non ha nulla di diverso dal sale bianco.
La quinta diceria: per dimagrire elimina i carboidrati
La quinta diceria è tra le dicerie che detesto di più in assoluto: per dimagrire devi eliminare i carboidrati. È talmente una stupidaggine che non so nemmeno da che parte cominciare. So perfettamente che esistono diete senza carboidrati, come tutti i nutrizionisti anche io le prescrivo se c’è bisogno, ma dire che questo è l’unico modo per calare di peso è una truffa bella e buona.
Come detto poco fa, il modo migliore per calare di peso è mangiare meno di quanto si consumi. Una dieta senza carboidrati rende più facile questo compito e permette di aumentare il deficit calorico massimizzando la perdita di peso soprattutto nel primo periodo. Ma seguendo una dieta ipocalorica completa, dopo un anno avremo risultati sovrapponibili, inoltre una dieta completa permette di imparare a gestire gli accidenti di percorso, le eccezioni, non è una dieta rigida che non permette sgarri e insegna a gestire l’alimentazione quotidiana mangiando un po’ di tutto.
Una dieta senza carboidrati, invece, è un rimedio veloce che non insegna niente, e se si segue senza l’aiuto di un professionista è facile che si riprendano tutti i chili persi, se non di più, perché non si è imparato come comportarsi, come regolarsi con l’alimentazione.
Pasta, pane e tutte le fonti di carboidrati sono un aspetto essenziale dell’alimentazione bilanciata e sostenibile, devono quindi essere presenti in una dieta che voglia diventare il modello su cui costruire l’alimentazione per tutta la vita.
Conclusioni
Bene, questo è tutto. Se avete dubbi o domande scrivete pure qui sotto, sono contento di rispondere, e se volete un appuntamento con me, consultate il mio sito per i contatti degli studi. Io sono Giuliano Parpaglioni, se vi piacciono i miei video iscrivetevi al canale, noi ci vediamo la prossima volta. Un saluto a tutti!