Qualche anno fa ho cominciato una disamina delle linee guida alimentari italiane più aggiornate, redatte nel 2018 e pubblicate nel 2019, ma non l’ho mai finito. Oggi riprendiamo e parliamo di bevande alcoliche.
Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo video. Io sono Giuliano Parpaglioni, Biologo Nutrizionista, e vi ricordo che potete trovare tutte le informazioni di contatto su www.nutrizionistabrescia.com, sia per i miei studi a Brescia e provincia, sia per il mio corso Alimentazione, dalla salute al dimagrimento. Aggiungo inoltre che ho cominciato a usare un po’ più costantemente i vari social, quindi Instagram, TikTok, Facebook, ma anche Telegram. Trovate tutti i link nel mio Linktree
Le linee guida per una sana alimentazione sono un documento molto importante: esse infatti descrivono le condotte alimentari migliori per la popolazione italiana. Ho già scritto svariati articoli su di esse e sul mio sito potete trovare non solo i primi sette capitoli delle linee guida riassunti, ma anche una pagina di indice per raggiungere più facilmente gli articoli pubblicati con un semplice link. Dal capitolo otto, ovvero quello dedicato all’alcol e alle bevande alcoliche che stiamo affrontando ora, ci sarà anche il video corrispondente. Vi ricordo inoltre che ho già pubblicato un altro video sui pericoli dell’alcol, anche questo potete sia vederlo sul mio canale youtube, sia leggerlo sul mio sito.
Cosa sono le bevande alcoliche
Le bevande alcoliche sono tutte quelle bevande che contengono etanolo. Per sapere quanto ne contengono bisogna cercare sull’etichetta il cosiddetto titolo alcolometrico, che è espresso in percentuale: mi dice quanti ml di alcol ci sono in 100 ml di bevanda. Se volete, potete calcolare i grammi e le calorie corrispondenti nella mia pagina delle calcolatrici della salute, sul mio sito, oppure usare la formula suggerita nel documento delle linee guida.
L’etanolo è l’alcol risultante dalla fermentazione di vari prodotti diversi, e pur non essendo un nutriente perché non ha alcun ruolo nella fisiologia umana, cede 7 kcal al grammo, quasi quanto i grassi. È una sostanza tossica, classificata come certamente cancerogena, e può causare danni al sistema nervoso centrale.
Di contro, le bevande alcoliche spesso contengono anche sostanze benefiche per l’organismo, ad esempio il resveratrolo nel vino, ma questo vale solo se isolate e prese separatamente, perché la dose utile di queste sostanze si raggiunge con quantità di alcol proibitive.
Impatto sulla salute
Il consumo di piccole quantità di alcol è stato associato a un abbassamento del rischio di problemi cardiaci, ma studi più recenti hanno chiarito che questo abbassamento è compensato dall’aumento del rischio di cancro, quindi è logico dire che non esiste una dose sicura di alcol.
Questi dati sono ancora più preoccupanti se si pensa che si stimano almeno un milione di bambini e adolescenti consumatori di alcolici, che invece non dovrebbero bere nemmeno un bicchiere: per le linee guida il consumo di alcolici sotto i 18 anni dovrebbe essere semplicemente zero.
Quando si beve, l’alcol viene assorbito già nella bocca e nello stomaco, anche se la maggior parte di esso è assorbito nell’intestino. Il picco più alto di alcolemia, ovvero di quantità di alcol nel sangue, si raggiunge in 30-60 minuti. Ogni kg di fegato è capace di metabolizzare 5 g di alcol l’ora, quindi in una persona di 70 kg il fegato può smaltire circa 7-10 g di alcol ogni ora.
In ogni caso, fattori come genetica, quantità di alcol assunto, se si è a stomaco vuoto, il consumo di farmaci, possono influenzare l’effetto che ha l’alcol su di noi. Ovviamente, per quanto riguarda i farmaci, è vero anche il contrario: l’alcol interagisce con essi e può causare gravi danni.
L’etanolo è idrosolubile, questo significa che invade qualsiasi distretto corporeo, compresi anche il liquido amniotico e il latte materno in caso di gravidanza e allattamento.
I danni da alcol
Come ho già detto, l’alcol apporta 7 kcal per grammo. Questo significa che già 3 bicchieri di vino sono sufficienti per diventare un problema dal punto di vista del peso corporeo. Inoltre, è capace di danneggiare tantissimi sistemi corporei, proprio perché riesce a entrare facilmente diluendosi nei liquidi.
Il fegato è l’organo più colpito, perché è quello che ha il compito di metabolizzare l’etanolo, quindi è l’organo che viene più a contatto in assoluto con questa tossina. Si va dalla steatosi epatica alla cirrosi, e può causare anche cancro. Inoltre, l’astensione dall’alcol in caso di cirrosi potrebbe portare a una diminuzione del danno.
Per quanto riguarda i tumori, abbiamo già detto del fegato, ma vanno ricordati anche bocca, laringe e faringe, che sono i primi organi che vengono a contatto con l’alcol. Anche bassi consumi di alcol aumentano il rischio di tumori alle mammelle e al colon-retto.
L’etanolo, poi, è un importante fattore di rischio per le malattie cardiovascolari: aumentano i rischi di trovare il colesterolo o i trigliceridi alti, aumenta la pressione arteriosa e aumenta il rischio di diabete, ma possiamo anche arrivare a problemi più gravi come ictus cerebrale e infarto del miocardio.
L’alcol è poi neurotossico, quindi ha effetti molto pesanti sul sistema nervoso, predisponendo a problemi come malattie neurodegenerative, epilessia e depressione.
Infine, l’etanolo è una tossina anche per lo scheletro, perché il consumo elevato di alcolici è associato a un aumento del rischio di osteoporosi.
Bevande alcoliche e farmaci
Approfondiamo per un momento il discorso farmaci. L’idea è: se assumi dei farmaci, non devi bere. L’alcol, infatti, interagisce con moltissimi principi attivi e lo fa sia modificando la loro azione, rendendoli più o meno efficaci a seconda del caso, sia subendo una azione lui stesso. Ad esempio, molti antidepressivi aumentano l’effetto dell’alcol sul fisico.
Inoltre, moltissimi farmaci vengono metabolizzati nel fegato, questo significa che lo smaltimento sia dei farmaci sia dell’alcol è rallentato, e c’è un gravissimo rischio di sovradosaggio, con conseguenze molto gravi. Paradossalmente, però, potrebbe anche capitare che un forte bevitore veda una riduzione degli effetti dei farmaci, perché il fegato reagisce alla continua presenza di alcol potenziando la sua produzione enzimatica, che metabolizzerà più velocemente il farmaco, rendendolo quindi meno efficace.
Conclusioni
In conclusione, il consumo di bevande alcoliche dovrebbe essere limitato al massimo, relegato ai giorni di festa e solo in caso di buona salute. Le linee guida suggeriscono che gli astemi non dovrebbero cominciare a bere.
Bene, questo è tutto. Se avete dubbi o domande scrivete pure qui sotto, sono contento di rispondere, e se volete un appuntamento con me, consultate il mio sito per i contatti degli studi. Io sono Giuliano Parpaglioni, se vi piacciono i miei video iscrivetevi al canale, noi ci vediamo la prossima volta. Un saluto a tutti!
Questo video sull’alcol è quindi sostanzialmente corretto?
https://www.youtube.com/watch?v=TdadMFYnww8
Sì, direi che riassume bene tutta la faccenda