Dopo circa un anno dai miei primi video, dedicati all’alimentazione e il Covid, torniamo a parlarne con due interessanti notizie.
Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo video. Io sono Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, e come sempre vi ricordo che per visite dal vivo io ricevo a Brescia, a Toscolano Maderno e a Leno, che finché durerà l’emergenza Covid farò anche visite online e che qui sul mio sito potete trovare tutti i miei contatti.
Come accennato, ci sono novità interessanti riguardanti l’alimentazione e la pandemia. Mi riferisco in particolare a uno studio che mostra come siano cambiate le abitudini alimentari a causa del Covid e a un altro che invece descrive alcuni tipi di alimentazione efficaci nel ridurre i rischi di forme gravi della malattia.
Effetti collaterali del Covid: cattiva alimentazione
Il primo studio mostra come la pandemia abbia peggiorato i comportamenti alimentari delle persone. I ricercatori hanno usato come base un gruppo di persone già sotto controllo dal 2006, quindi da parecchio tempo, i partecipanti al Cancer Prevention Study 3 (CPS-3) che in totale sono circa 300 000. Di questi ne sono stati selezionati 2335 ed è stato somministrato loro un questionario, come si fa con tutti i partecipanti allo studio.
In questa particolare occasione sono state aggiunte domande specifiche sul periodo della pandemia, ed è risultato che il consumo di alimenti sani è diminuito rispetto ai questionari precedenti, a vantaggio di quelli invece generalmente ritenuti meno salutari.
A mio parere, durante il Covid le persone hanno cercato di sfogarsi anche tramite il cibo, finendo per preferire quegli alimenti che avevano un’attrattiva maggiore dal punto di vista consolatorio, non solo di gusto. Ho già parlato del comfort food e la mia idea è che probabilmente siamo di fronte proprio a questo fenomeno: un periodo stressante fa sì che l’alimentazione diventi uno sfogo e, di conseguenza, peggiora.
Dal mio punto di vista è importante conoscere questi effetti della pandemia, perché la consapevolezza del problema aiuta a superarlo. Quindi spero che tu che stai guardando questo video, se ti riconosci in questa situazione, riesca a rimediare e a tornare su una strada più salutare. In caso di malattia, il suggerimento che posso dare è di seguire una dieta vegetariana o pescetariana, come dice il secondo studio di cui parliamo oggi.
Dieta vegetariana o pescetariana per affrontare il Covid
Prima di tutto, specifico che una dieta pescetariana è una dieta che comprenda tutti i prodotti vegetali, il pesce ma non le carni di animali terrestri. Uno studio recentemente pubblicato mostra come le diete vegetariane o pescetariane riescano a ridurre il rischio di malattia grave rispettivamente del 79% e del 58%. Il campione preso in esame era di 2884 persone reclutate tra medici e infermieri, perché personale molto esposto alla malattia.
Queste persone sono state reclutate in sei stati diversi europei e il risultato descritto riguarda quindi una condizione generale. Non ci sono cambiamenti sul rischio d’infezione o sulla durata della malattia, inoltre lo studio non può provare una correlazione causa-effetto, ma fa notare che c’è stata questa correlazione, che è già un indizio molto importante per poter approfondire la questione.
La mia ipotesi, se il collegamento tra la dieta e la gravità della malattia dovesse essere confermato, sarebbe che un certo tipo di dieta è capace di mantenere in salute migliore il sistema immunitario: chi consuma carne di animali terrestri spesso ne abusa e può anche avere una dieta sbilanciata su questo tipo di prodotti, mentre queste piccole correzioni forse permettono di avere un equilibrio migliore, di assumere la giusta quantità di vitamine, minerali, omega-3 e antiossidanti e quindi riuscire a reagire meglio all’infezione.
Conclusioni
Come sappiamo, l’alimentazione è importante per la nostra salute e la pandemia ha messo a dura prova la nostra pazienza, aumentando lo stress e le difficoltà quotidiane. Riuscire a mantenere una alimentazione sana può portare numerosi benefici anche in questo periodo, sia dal punto di vista preventivo (perché non si peggiorano le condizioni fisiche generali), sia dal punto di vista terapeutico per la gestione dell’eventuale malattia. Il consiglio è quindi quello di cercare di rimanere sulla retta via il più possibile, senza cedere al comfort food quotidiano, e concedersi lo sgarro una volta ogni tanto, come ho spiegato recentemente, per poter variare e comunque evitare di vedere l’alimentazione solo come un processo macchinoso e noioso.
Bene, questo è tutto. Quest’anno è stato particolare, ho conosciuto persone che sono ingrassate e persone che sono dimagrite. Se volete, raccontatemi qui sotto la vostra esperienza, sono curioso di leggerla. Io sono Giuliano Parpaglioni, se vi piacciono i miei video iscrivetevi al canale, noi ci vediamo la prossima volta. Un saluto a tutti!