W. H. Hay, l’inventore della dieta dissociata |
Nonostante il nome “dieta dissociata” sia un po’ passato di moda, è frequentissimo imbattersi in persone convinte di mangiare carboidrati a pranzo e proteine a cena. L’abitudine ad alimentarsi separando i primi e i secondi nei due pasti principali può essere dettata da alcuni frangenti della vita quotidiana, ad esempio la mancanza di tempo fa preferire un pasto veloce con un unico piatto piuttosto che un pranzo con tutte le portate; c’è però ancora la strana convinzione che il primo e il secondo non debbano essere mangiati contemporaneamente.
Come è fatta la dieta dissociata?
- non associare alimenti ricchi di carboidrati con alimenti proteici
- non abbinare fonti proteiche diverse
- mangiare i frutti lontano dai pasti
- non abbinare zuccheri semplici e carboidrati complessi
- i carboidrati vanno mangiati più di mattina e a pranzo, le proteine più a cena
Cosa c’è che non va nella dieta dissociata?
È possibile dissociare carboidrati e proteine?
Questa accezione è sbagliata nella quasi totalità dei casi, perché è un’approssimazione troppo grande della complessità del cibo.
La pasta, il riso, il pane e i cereali in genere sono la fonte principale di carboidrati complessi, ma contengono anche una buona quantità di proteine (ad esempio il 10,9% del peso della pasta è rappresentato da proteine, pari al 12% delle calorie totali). Un’alimentazione vegetariana o vegana sfrutta queste proteine, insieme a quelle dei legumi, per il proprio fabbisogno quotidiano e un atleta trova, in questi alimenti, una buona fonte energetica che apporta anche proteine non trascurabili.
I fagioli sono ancora più ricchi di proteine, infatti sono classificati da Hay nei cibi proteici, ma il loro contenuto di amido (che è lo stesso zucchero della pasta e del pane) è pari al 47.5% del peso (65% delle calorie)
La carne e il pesce, effettivamente, non contengono carboidrati (o ne contengono in quantità tali da essere del tutto trascurabili). Ma possono essere una grande fonte di grassi, addirittura alcuni tagli possono avere più grassi che proteine, e definirli “una fonte proteica” è complicato. Anche i formaggi possono avere più grassi che proteine, ma in più possono avere anche una certa quota di zuccheri.
Conclusioni
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