Uno dei miei primissimi video qui su YouTube era dedicato alle calorie, oggi voglio tornare sull’argomento perché c’è bisogno di specificare bene alcuni dettagli.
Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo video. Io sono Giuliano Parpaglioni, Biologo Nutrizionista, e vi ricordo che potete trovare tutte le informazioni di contatto su www.nutrizionistabrescia.com, sia per i miei studi a Brescia e provincia, sia per il mio corso Alimentazione, dalla salute al dimagrimento. Aggiungo inoltre che ho cominciato a usare un po’ più costantemente i vari social, quindi Instagram, TikTok, Facebook, ma anche Telegram. Trovate tutti i link nel mio Linktree
Parliamo di calorie. Come ho detto è stato uno dei miei primi video, e in quel video avevo già dato una definizione tecnica di calorie e mi sono sperticato nel cercare di far passare un messaggio importante: le calorie, in realtà, non esistono. Non esistono nel senso che non sono una caratteristica intrinseca dell’alimento, non possiamo separarle da esso, non possiamo comprare un etto di calorie al supermercato: dopo tutto, sono solo una unità di misura, sarebbe come comprare due metri di litri, non ha senso.
Come si usano le calorie
Ma allora a cosa ci servono? Immaginiamo di voler sapere quanto abbiamo mangiato durante una giornata che pensiamo sia piuttosto povera. Abbiamo saltato la colazione e a pranzo abbiamo mangiato in maniera misurata: solo un piatto di pasta e un’insalata. In particolare, nel piatto di pasta c’erano 100 g di pasta, 50 g di pomodoro, 2 g di basilico e 10 g di grana, mentre nell’insalata c’erano 100 g di lattuga senza condimento. Bene, sappiamo i grammi di tutto. Di contro, a cena abbiamo mangiato un petto di pollo e delle zucchine trifolate, in particolare 100 g di pollo con 10 g di olio e 100 g di zucchine, anche qui con 10 g di olio, inoltre abbiamo mangiato anche tre noci.
Sono tutti alimenti diversi, come faccio a confrontare 100 g di petto di pollo con 100 g di pasta? Non sono certo la stessa cosa, il pollo mi fa sentire più leggero, la pasta riempie di più, e poi abbiamo quella faccenda dei nutrienti quindi più carboidrati o più proteine a seconda dell’alimento. E nella pasta c’era pure il grana: quello come lo considero? Devo limitarmi a pesare le cose e a basarmi su quanto quel piatto mi riempie?
A volte funziona, ma la cosa potrebbe ingannare perché appunto gli alimenti non sono tutti uguali. Le calorie servono proprio a questo: per confrontare cose diverse in modo da poter avere una misura comune.
Le calorie della giornata
Usiamo quindi le calorie e vediamo cosa esce fuori. La somma di pasta, grana, basilico e lattuga mi cede circa 440 kcal, mentre la cena composta da pollo, zucchine, olio e noci mi cede circa 430 kcal. Praticamente due pasti identici dal punto di vista calorico.
È questa la potenza delle calorie, mi permettono di confrontare cose completamente diverse, perché hanno la stessa unità di misura. D’altronde, una caloria è una caloria, indipendentemente da quale sia la sua origine, no? Eh… no. Non è proprio così.
Basare una dieta sul mero computo calorico è un azzardo, perché come ho già detto: le calorie non esistono, sono come i centimetri o i litri, non è niente di concreto.
Noi non mangiamo calorie!
Voglio ripeterlo ancora una volta: le calorie servono per avere un computo unico su quanto si è mangiato, ma da sole non riescono a indicare se stiamo mangiando correttamente o meno!
I due pasti descritti sono enormemente diversi: a pranzo abbiamo molti carboidrati e pochissimi grassi, mentre a cena abbiamo moltissimi grassi e una discreta quota di proteine, più che a pranzo, con pochissimi carboidrati. Se avessimo mangiato le stesse cose a pranzo e a cena, le calorie sarebbero state più o meno le stesse, complessivamente, ma avremmo avuto carenze in certi nutrienti e sovrabbondanze in altri, mentre con i due pasti elencati la dieta è decisamente scarsa, ma quasi equilibrata.
L’altra faccia della medaglia
Partiamo da un altro punto. Facciamo la visita dal nutrizionista e lui ci dice che dobbiamo mangiare almeno 1600 kcal perché quello è il nostro metabolismo basale. Tra parentesi, sul mio sito trovate una pagina chiamata Calcolatrici della salute dove potete calcolare il vostro. Ovviamente, il nutrizionista ci rilascia la dieta e sarà composta da vari tipi di alimenti. Però lo stesso obbiettivo, ovvero 1600 kcal, si può raggiungere anche mangiando sempre la stessa cosa, senza problemi.
In fondo, 1600 kcal equivalgono a 400 g di zucchero bianco, quindi mi basterebbe zuccherare un po’ di cose e arriverei facilmente a quella quota. Ancor più facilmente con l’olio, perché mi basterebbero 178 g di olio per 1600 kcal, quindi posso aggiungere condimenti finché non arrivo alle 1600 kcal.
Ecco, mi riferisco proprio a questo quando dico che noi non mangiamo calorie. Noi mangiamo alimenti, abbiamo bisogno dei nutrienti, di carboidrati, di grassi e di proteine nelle giuste quantità per poter funzionare a dovere. Queste quantità sono individuali, non c’è una tabella valida per tutti, ma parlare di calorie invece fa credere proprio questo: che si possa fare la stessa cosa tutti quanti, perché tanto quello che conta sono solo le dannatissime calorie!
La faccenda è complicata
C’è bisogno di capire, quindi, che la giusta alimentazione è qualcosa di un po’ più approfondito del semplice calcolo calorico, e che basarsi solo su quello può portare grossi danni. Pensiamo ad esempio alle persone che vivono male il rapporto con l’alimentazione, il conteggio calorico può diventare una mania imprescindibile, e superare di gran lunga l’importanza dell’equilibrio e del soddisfare i fabbisogni personali.
Pensiamo alle diete da fame, fatte cercando di mangiare il meno possibile, senza mai chiedersi se quello che si mangia è almeno sufficiente per il sostentamento minimo. Il mio appello rimane lo stesso ormai da anni: non contate le calorie, perché non sono quelle il fulcro dell’alimentazione.
Conclusione
La guida più utile da seguire è quella della piramide alimentare mediterranea, che non si basa sulle calorie ma sugli alimenti, che suggerisce la frequenza del tale alimento nell’ottica del fabbisogno quotidiano. Gli alimenti più in basso della piramide sono quelli da consumare con più frequenza, quelli più in alto sono da consumare più raramente.
Bene, questo è tutto. Se avete dubbi o domande scrivete pure qui sotto, sono contento di rispondere, e vi ricordo che sul mio sito trovate tutte le informazioni per prendere un appuntamento. Io sono Giuliano Parpaglioni, se vi piacciono i miei video iscrivetevi al canale, noi ci vediamo la prossima volta. Un saluto a tutti!