Spesso sento parlare del miele e delle sue proprietà, vediamo quindi di fissare qualche punto fermo a riguardo.
Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo video. Io sono Giuliano Parpaglioni, Biologo Nutrizionista, e come sempre vi ricordo che per visite dal vivo io ricevo a Brescia, a Toscolano Maderno e a Leno, che ho creato una mia accademia chiamata Alimentazione, dalla salute al dimagrimento, in cui mostro la logica che c’è dietro le diete e che potrà aiutare anche a perdere qualche chilo, e che sul mio sito www.nutrizionistabrescia.com potete trovare tutti i miei contatti e le informazioni.
Prima di cominciare, vorrei lasciare il mio saluto a Piero Angela, divulgatore scientifico che ha accompagnato tutta la mia vita, fin da quando ero bambino, e mi ha guidato verso lo studio della biologia. Piero Angela ci ha lasciati il 13 agosto del 2022, al momento della pubblicazione di questo video è passato quasi un mese esatto e credo che sia necessario, per me, ricordarlo e ringraziarlo per tutto il suo lavoro e per la passione che ha sempre trasmesso.
Cos’è il miele?
Veniamo al nostro argomento. Prima di tutto, che cos’è il miele? È un alimento derivato dal nettare dei fiori, che viene elaborato da vari insetti. Quello più comune, e che più spesso mangiamo, è derivato dalle api della specie Apis mellifera, meglio nota, appunto, come ape da miele. Questi insetti producono miele perché lo utilizzano come nutrimento di riserva, e viene conservato nei nidi.
Esistono decine di tipi diversi di miele, a seconda di quale sia la pianta da cui proviene il nettare, addirittura ne esistono di tossici, ma non sono presenti in Italia. La conservazione del prodotto è piuttosto stabile, anche se temperatura, fermentazione e umidità, col tempo, possono rovinarlo, quindi non è vero che non va mai a male.
Composizione del miele
Ora vediamo da cosa è composto il miele. Per farlo, mi affiderò alle tabelle nutrizionali dell’Istituto Europeo di Oncologia, dove si può leggere che in 100 g di miele, troviamo:
- 18 g di acqua
- 0,6 g di proteine
- 0 g di grassi
- 80,3 g di carboidrati, tutti zuccheri semplici
Per un totale di 304 kcal.
Ora, andando a pesare questi componenti si arriva a 98,9 g, per arrivare a 100 dobbiamo aggiungere ancora un po’ di minerali, vitamine e altri composti, che quindi nel complesso pesano 1,1 g. Questo è un punto importante, voglio ribadirlo: l’insieme complessivo di vitamine e minerali contenuti nel miele rappresenta un centesimo del suo peso.
Quanti sono 100 g di miele? Immagino che tutti abbiate in mente un vasetto di miele e, grossolanamente, vi possiate fare un’idea di quanti cucchiaini servano per arrivare a una tale quantità. Ecco, presa quella quantità, un solo grammo è rappresentato dall’insieme di tutti i minerali e vitamine. Immaginate quanti possano essere in un singolo cucchiaino! Quanto è grande un centesimo di cucchiaino?
Quindi siamo arrivati al primo luogo comune, quello che vorrebbe il miele ricchissimo di minerali e vitamine, e come abbiamo visto non è affatto vero. Tanto per dare dei numeri: il potassio è il minerale più abbondante nel miele, ma per arrivare al fabbisogno quotidiano dovremmo assumerne sette chili e mezzo circa! Andrebbe meglio se considerassimo lo zinco, in quel caso ne servirebbe solo un kg e trecento grammi. Sostanzialmente, il miele è acqua e zucchero, con poca acqua.
Effetti benefici sulla salute
Ma magari contiene anche altre molecole, oltre a vitamine e minerali, che possono far bene, no? Ad esempio, se parliamo di verdure, è relativamente poco importante il loro apporto calorico, ma ci si concentra di più sugli antiossidanti, sulle fibre e su tutte le molecole bioattive che contengono. Vale la stessa cosa per il miele?
Il miele come antimicrobico
Prendiamo ad esempio il primo effetto che rimbalza nei social: l’effetto antibatterico. Esistono molti motivi razionali per pensare che il miele possa essere un buon composto antibatterico, e magari anche antifungino e antivirale: nella sua composizione troviamo infatti alcune molecole interessanti, come il perossido d’idrogeno (o acqua ossigenata), l’acido caffeico, molti antiossidanti come la quercetina, inoltre l’alta concentrazione di zuccheri fa sì che l’ambiente dei batteri venga disidratato, rendendo più difficile una loro replicazione.
Denti e miele
Limitando la ricerca alle revisioni sistematiche, ovvero a quegli studi in cui si fa il punto della situazione in maniera matematica e rigorosa, si trova una revisione sistematica in cui il miele dimostra effettivamente effetti positivi sulle infezioni periodontali. Di questo e di tutti gli altri studi che citerò, trovate il link in descrizione.
Pelle e miele
Un’altra revisione sistematica prende in considerazione le lesioni da Herpes sulla pelle, e prova a valutare l’effetto di propoli e miele su di esse. I risultati sono buoni: effettivamente i prodotti dell’alveare hanno effetti positivi su questo tipo di lesioni, addirittura migliori rispetto a quelli dati dall’aciclovir. Effetti positivi ci sono anche nel trattamento di ferite generiche, dove si nota una ricrescita della pelle più veloce.
Purtroppo, esistono molti studi in questo ambito, ma ancora poche revisioni sistematiche che, ribadisco, permettono di mettere un punto fermo nella conoscenza scientifica, quindi pur essendo promettente, la questione va ancora studiata.
Effetti sistemici
Passando ad altri ambiti, esiste una revisione sistematica che cerca di capire se il miele ha un effetto ipocolesterolemizzante, ovvero se abbassa il colesterolo del sangue. Purtroppo, in questo caso il miele fallisce nell’obbiettivo e non riesce a dare un apporto positivo.
Un problema simile a quello visto prima con le ferite è quello delle mucositi dei pazienti oncologici, causate dalle terapie, e anche in questo caso il miele sembra essere efficace nel migliorare la situazione, sia per applicazione topica, sia per via sistemica. Non sembra, invece, essere un rimedio efficace contro la tosse, come invece viene usato spesso nei nostri rimedi della nonna, anche se un po’ di sollievo sembra comunque darlo.
Possibili problemi
Finora abbiamo visto che il miele può essere utile in alcuni casi, ma esistono anche effetti avversi. Alle dosi normali una persona sana non ha grossi problemi, ma in alcune condizioni bisogna stare attenti.
Come ho detto, il miele è formato principalmente da zucchero, alza la glicemia, e questo per un diabetico è importante. In generale, mangiare troppo miele è controproducente come mangiare una qualsiasi fonte di zucchero, indipendentemente dagli effetti benefici ricercati. Inoltre, come ho detto prima, non è vero che il miele non va a male, anzi, può essere anche portatore di un batterio molto pericoloso che causa il botulismo. La maggior parte delle volte questo è un problema soprattutto per i bambini, per questo si consiglia di non dare miele ai minori di un anno di età.
Inoltre, esiste anche miele tossico, perché deriva da piante tossiche, ma come detto non è un problema italiano, per fortuna.
Il problema più grande, secondo me, è quello di immaginare il miele come un alimento sacro, miracoloso, che possa guarire qualsiasi cosa. Se vogliamo metterlo sulla ferita di un Herpes nessun problema, ma se vogliamo curare qualcosa di più grave allora diventa pericoloso, perché può ritardare cure valide ed efficaci, peggiorando la situazione.
Conclusioni
Il miele è un alimento composto principalmente da zuccheri, con nessuna capacità di dare minerali e vitamine in quantità apprezzabili. Ha alcuni effetti benefici per alcuni piccoli problemi di salute, ma non va inteso come alimento miracoloso. Di certo quando si dicono cose come “aumenta il metabolismo” o “disintossica” si stanno dicendo stupidaggini. Quindi, in conclusione, consumiamo il miele soprattutto perché ci piace, senza pensare al fatto che ci stiamo curando con esso, e trattiamolo come un dolcificante al pari dello zucchero, perché è fondamentalmente quello.
Bene, questo è tutto, se avete dubbi o domande non esitate a scrivermi qui sotto, rispondo volentieri. Io sono Giuliano Parpaglioni, se vi piacciono i miei video iscrivetevi al canale, noi ci vediamo la prossima volta. Un saluto a tutti!
Vero, ma la differenza tra gli zuccheri raffinati e quelli processati dalle api non li esistono?
sostanzialmente no, gli zuccheri del miele sono principalmente glucosio e fruttosio, non cambia con altre fonti di questi zuccheri. In particolare, il saccarosio, lo zucchero bianco da cucina, è proprio formato da glucosio e fruttosio.