Parliamo di endometriosi, di cosa sia e di come affrontarla dal punto di vista alimentare in modo da prevenirla e gestirla al meglio.
Il testo qui sotto non è la trascrizione fedele del video
Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo video. Io sono Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, e come sempre vi ricordo che per visite dal vivo io ricevo a Brescia, a Toscolano Maderno e a Leno, che finché durerà l’emergenza Covid farò anche visite online e che sul mio sito www.nutrizionistabrescia.com potete trovare tutti i miei contatti.
Oggi voglio cominciare una piccola serie di video dedicata alla salute femminile, parlando dell’alimentazione in problemi come l’endometriosi, l’ovaio policistico, i fibromi e alcuni tipi di tumore. Per una trattazione il più precisa possibile, mi baserò soprattutto su uno studio uscito nell’estate del 2021, una revisione della letteratura, che tirava un po’ le fila di quanto si sa su questi argomenti. La revisione è pubblicata sulla rivista Nutrients. Cominciamo quindi con il primo video, oggi parliamo di endometriosi.
Cos’è l’endometriosi
L’endometriosi è un’infiammazione cronica benigna dell’utero e della zona pelvica, causata dall’anormale presenza di endometrio, ovvero del tessuto interno dell’utero, in zone dove normalmente non dovrebbe esserci. È una patologia a volte molto fastidiosa, che può portare anche all’infertilità, inoltre è anche piuttosto frequente: secondo il sito della Humanitas potrebbe interessare fino al 20% delle donne tra i 25 e i 35 anni. Si può intervenire farmacologicamente o chirurgicamente, inoltre l’alimentazione gioca un ruolo chiave soprattutto nel combattere l’infiammazione.
Alimentazione ed endometriosi
Frutta e verdura
Prima di tutto, il consumo di verdura è visto, in letteratura, sempre in maniera positiva. Più si consuma verdura e meno aumenta il rischio di endometriosi. Cosa invece non confermata per la frutta: in uno studio del 2004 si indica la frutta fresca come un buon modo per prevenire la malattia, ma in uno del 2011 questo dato è stato smentito: i ricercatori hanno dato la colpa ai pesticidi e al fatto che, nei loro dati, non hanno distinto frutta fresca da frutta caramellata, ed effettivamente potrebbero essere osservazioni rilevanti. Dal mio punto di vista, il consumo di frutta è consigliabile, anche perché, vitamine e antiossidanti sono fondamentali.
Vitamine e minerali
È sicuro, infatti, che una bassa assunzione di vitamine come la vitamina A, la vitamina C e la vitamina E, note vitamine antiossidanti, sia associata ad un maggiore rischio di endometriosi, come anche una carenza nella dieta di rame e zinco. Una supplementazione di queste vitamine ha portato spesso a una migliore gestione della malattia, soprattutto per la gestione del dolore. Anche la vitamina D ha enorme importanza sia nella gestione della prevenzione, sia in quella della malattia: l’effetto è sia di ridurre il dolore, sia di abbassare i livelli infiammatori.
Devo però fare una precisazione importante: la vitamina A e la vitamina D sono vitamine liposolubili che, per quanto benefiche in caso di endometriosi, se prese in dosi eccessive possono essere molto tossiche, è bene quindi farsi consigliare dal medico per il dosaggio.
Grasso, carne e pesce
Per quanto riguarda i grassi, è interessante notare che probabilmente non esiste una correlazione diretta con il consumo complessivo di grasso e lo sviluppo di endometriosi, d’altro canto è evidente che una buona assunzione di omega-3 è protettiva, mentre una assunzione eccessiva di grassi trans risulta essere dannosa. Per comodità, ricordo che gli omega-3 si trovano soprattutto nel pesce azzurro e in alcune fonti vegetali come semi di lino e noci; gli acidi grassi trans sono invece frutto di lavorazioni industriali e devono essere segnalati in etichetta: si trovano soprattutto nei prodotti dolciari e, a volte, nelle margarine.
Il consumo di carne, soprattutto carne rossa, sembra essere associato a un aumento del rischio di endometriosi, mentre il pesce è più sicuro, anzi, in certi casi può essere anche protettivo.
Cereali integrali
Purtroppo, sul coinvolgimento dei cereali integrali e della fibra nella protezione o lo sviluppo di endometriosi se ne sa molto poco. Verosimilmente, dai dati finora raccolti, un consumo di questi prodotti non è correlato allo sviluppo della malattia, ma non è possibile stabilire con certezza un ruolo protettivo.
Supplementi vegetali
Esistono poi alcune molecole che spesso vengono usate come antiossidanti in caso di endometriosi, ad esempio il resveratrolo. Questa molecola è estratta dall’uva, ha effetti antiossidanti ma al momento non è possibile dire con certezza se sia efficace in caso di endometriosi. Un’altra molecola interessante è estratta dal tè verde, il nome è piuttosto complicato ma è conosciuta con la sigla EGCG. È possibile che sia una molecola utile, ma anche in questo caso non abbiamo dati certi. Infine, la curcumina, estratta dalla curcuma, uno dei componenti del curry. Quello che posso dire è che, in esperimenti su animali, ha avuto buoni risultati, quindi attendiamo i risultati degli esperimenti clinici.
Conclusioni
Riassumendo: l’assunzione di frutta e verdura e di pesce regolarmente, cosa che si traduce in una assunzione di vitamine antiossidanti, minerali e omega-3, unita al basso consumo di carne rossa e di prodotti industriali ricchi di grassi trans, porta non solo a ridurre il rischio di endometriosi, ma in caso di malattia porta anche a un miglioramento del benessere generale. Il consumo di cereali integrali e fibre non sembra avere relazioni dirette con la malattia e, forse, potrebbero esserci speranze in futuro su integratori di resveratrolo, curcuma ed EGCG se gli studi confermeranno i loro effetti benefici.
Bene, questo è tutto. Raccontatemi pure qui sotto la vostra esperienza o chiedetemi qualunque cosa, sono contento di rispondere ai vostri dubbi. Io sono Giuliano Parpaglioni, se vi piacciono i miei video iscrivetevi al canale, noi ci vediamo la prossima volta. Un saluto a tutti!