Molto spesso arrivano nel mio studio persone che portano con sé il risultato di test per le intolleranze, e quasi sempre io rispondo che hanno sprecato soldi. Vediamo perché e in quali casi succede.
Cosa sono le intolleranze alimentari
Prima di tutto, ci tengo a specificare una cosa: le intolleranze alimentari esistono, non sono una bufala. Ci sono molte persone che possono essere sensibili a uno o più alimenti e questo può avere origini molto diverse. Le differenze con una allergia sono molte, ma grossolanamente possiamo dire che molto spesso la reazione a una intolleranza è più lenta e riguarda soprattutto il tratto gastrointestinale.
Ad esempio, la più comune in assoluto è l’intolleranza al lattosio: il nostro corpo perde la capacità di digerire questo zucchero che arriva intatto dove vivono i batteri intestinali, questi lo fermentano e causano gonfiori e malesseri più o meno gravi a seconda del livello di intolleranza.
Un’altra intolleranza molto comune è la celiachia, o intolleranza al glutine. Per scatenarla c’è bisogno di un quantitativo minuscolo di glutine, basta una briciola di pane o poco più. La celiachia è una reazione autoimmunitaria contro le cellule stesse dell’intestino, che non avviene in assenza di glutine nella dieta.
Esiste anche l’intolleranza al glutine non celiaca, ma la definizione di questa malattia è piuttosto fumosa, non c’è modo di diagnosticarla se non eliminando il glutine dalla dieta. Questa condizione è talmente sfumata che, personalmente, credo sia più simile a quello che avviene con la sensibilità ai FODMAPs, di cui abbiamo già parlato in un altro video, come fosse un intestino irritabile.
Alcune molecole, in alcune persone, possono causare disagi vari. Penso ad esempio all’istamina stessa, che se liberata dal nostro organismo causa la reazione allergica e che in soggetti sensibili, assunta con cibi come cioccolata, vino o formaggi stagionati, può dare una reazione simil-allergica; oppure alcuni possono avere una sensibilità ad alcune classi di alimenti come le solanacee (pomodori, melanzane, patate), oppure alimenti ricchi di solfiti come alcuni vini, che causano forti mal di testa anche a basse dosi.
Insomma, le intolleranze esistono, sono una cosa seria e vanno prese altrettanto seriamente. Quello che non serve sono il mare di test che vorrebbero diagnosticarle.
I test per le intolleranze
Se un medico vi consiglia di fare dei test per verificare delle intolleranze, molto probabilmente si tratta di lattosio o celiachia. Questi sono test che si fanno abbastanza spesso e anche se non danno da soli una certezza diagnostica, sono test ripetibili e affidabili. Esistono però molti altri test, spesso venduti indipendentemente dalle prescrizioni mediche, che non sono così affidabili.
Come ho detto all’inizio, molte persone arrivano nel mio studio con dei referti lunghi pagine e pagine, con un elenco di più di cento alimenti e mi dicono “dottore io sono intollerante al lievito, al glutine e ai cetrioli”. Al che, ovviamente, faccio qualche domanda e chiedo cose tipo se danno fastidio cose come il farro o l’orzo, poi aggiungo il pane, il pane tostato, la pizza, la pasta. Quasi sempre c’è almeno un alimento, e tipicamente è la pizza o il pane tostato, che non dà fastidio.
E ovviamente, a quel punto, chiedo come sia possibile che glutine e lievito diano fastidio, se il pane o la pizza non causano disagi particolari. Qui entra anche un po’ di esperienza: la pizza causa a tutti sete e senso di gonfiore, perché è molto abbondante, molto salata e spesso anche molto condita e come qualsiasi pasto abbondante porta un po’ di disagio. Cosa diversa sarebbe una intolleranza, con sintomi molto più accentuati.
A quel punto, chiudo il papiro di referti delle intolleranze, lo restituisco e proseguo la mia visita come se non esistesse, con un po’ di dispiacere perché il paziente ha semplicemente sprecato soldi.
Risparmiate soldi!
I test inaffidabili sono molti e spesso hanno nomi nuovi, per cercare di mascherarsi rispetto alle conoscenze comuni che, fortunatamente, continuano a crescere. Questi test sono inaffidabili non tanto per la diagnosi (che non è certa nemmeno nel caso del test per la celiachia e va confermata con altre visite mediche) ma anche e soprattutto perché i risultati non sono replicabili. Se la stessa persona facesse lo stesso test in due posti diversi avrebbe due risultati diversi, e questo è il primo indice che il test non è affidabile.
I test di questo tipo sono vari:
- alcuni usano un campione di sangue cercando anticorpi contro l’alimento X o Y, cosa che non ha alcun significato dal punto di vista diagnostico, semplicemente ci dicono che c’è stato un contatto con tale alimento
- alcuni test si basano sulla capacità di movimento delle persone: in teoria, se tengo l’alimento in mano e ne sono intollerante, la mia capacità di fare forza con una spinta con l’altra mano ne risente. In pratica, non ha alcun senso
- molti tipi di test sono test elettrici o elettromagnetici. La corrente o il campo magnetico del corpo dovrebbero cambiare quando siamo a contatto con l’alimento a cui siamo intolleranti. Nella pratica, è pura fantasia.
- Alcuni test hanno un’apparenza talmente affidabile da farci dubitare che siano fuffa, eppure è così. Penso ad esempio al tipo di test che somministra l’allergene a livello intradermico e si aspetta un po’, per vedere un qualsiasi sintomo. Magari a qualcuno entra un ciglio in un occhio, gli vengono gli occhi rossi ed è colpa dell’allergene.
- Anche l’analisi del capello non ha alcuna utilità, perché non dà alcuna informazione sull’eventuale risposta negativa del corpo a qualsiasi cosa si riesca a risalire con esso.
Conclusioni
Insomma, il mio invito è risparmiare soldi ed evitare di farsi vendere test inutili, che creano solo confusione. Vi lascio un link a un articolo molto dettagliato sulla valenza dei vari test e a un mio vecchio articolo a riguardo.
Bene, questo è tutto. Scrivetemi qui sotto la vostra esperienza, ditemi se magari qualche test vi ha effettivamente aiutato a stare meglio, mi interessa. Io sono Giuliano Parpaglioni, se vi piacciono i miei video iscrivetevi al canale, noi ci vediamo la prossima volta. Un saluto a tutti!