Una ricerca pubblicata a ottobre 2021 mostra che il consumo calorico cambia con l’attività fisica, ma cambia negativamente, e se devi dimagrire la situazione è ancora peggiore. Vediamo insieme questa scoperta.
Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo video. Io sono Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, e come sempre vi ricordo che per visite dal vivo io ricevo a Brescia, a Toscolano Maderno e a Leno, che finché durerà l’emergenza Covid faccio anche visite online e che sul mio sito www.nutrizionistabrescia.com potete trovare tutti i miei contatti.
Il video di oggi sarà probabilmente molto controverso, perché quasi tutti sono convinti che l’attività fisica sia un modo efficace per perdere peso. La realtà, purtroppo, è ben diversa: il modo più efficace di perdere peso è agire sull’alimentazione. Nello scorso ottobre è stato pubblicato un articolo sulla rivista Current Biology, è disponibile gratuitamente per tutti, vi lascio il link in descrizione. I ricercatori si sono chiesti se l’aumento dell’attività fisica si traducesse in un aumento corrispondente del consumo calorico; in altre parole: se io spendo 100 kcal in una attività fisica aggiuntiva, queste aumentano la quota del consumo di 100 kcal?
Il consumo calorico in generale
Sembra una domanda scontata, quasi lapalissiana, ma la verifica dei fatti ha dato risultati sorprendenti. Per capirli, è meglio ricapitolare un po’ cosa sia il metabolismo e come viene calcolato in teoria. Ne abbiamo già parlato in altri video, ma per essere chiari con tutto il discorso preferisco ricapitolare
Il metabolismo è l’insieme delle reazioni chimiche del nostro corpo, queste reazioni chimiche hanno un costo energetico che misuriamo in chilocalorie: quando diciamo che bruciamo 1800 kcal al giorno, significa che le reazioni chimiche nel nostro organismo richiedono, complessivamente, 1800 kcal di energia.
Possiamo dividere il metabolismo totale in due grandi parti: il metabolismo basale, che rappresenta il consumo calorico strettamente legato al funzionamento del corpo, e le attività quotidiane, ovvero il consumo calorico richiesto per camminare, parlare con le persone, lavorare e così via.
Quando facciamo attività fisica, andiamo ad aumentare il consumo calorico delle attività quotidiane, perché il basale è strettamente connesso alla composizione corporea. Con un metabolismo basale di 1500 kcal, con una vita sedentaria ci attendiamo che il totale sia di circa 1800-1900 kcal, con una vita attiva potremmo arrivare a 2100 o 2200 kcal. Lo scarto è appunto dato dalle attività quotidiane, che fanno la differenza per aumentare il consumo totale.
Il consumo calorico e la compensazione
Il problema sopraggiunge quando vogliamo cominciare ad aumentare il dispendio energetico delle nostre attività quotidiane, ad esempio decidiamo di andare a correre. Ebbene, si è scoperto che questo dispendio aggiuntivo non è efficace come dovrebbe essere: se aggiungiamo 100 kcal teoriche in più rispetto al consumo solito, la realtà è che il nostro organismo ne brucia 70, forse anche 50.
La cosa è tanto più accentuata quanto più grasso c’è nell’organismo. I ricercatori hanno notato che chi ha un indice di massa corporea al di sotto del decimo percentile della popolazione, ovvero chi è molto magro, riesce a essere più efficiente, bruciando il 72,3% delle calorie aggiunte, mentre chi ha un indice di massa corporea più alto, oltre il novantesimo percentile, ne brucia solo il 50,8%.
Questo perché si ha un vero e proprio effetto di compensazione: quando aumenta il dispendio energetico delle attività quotidiane, diminuisce quello del metabolismo basale. Il perché questo accada è ancora oscuro, ma le ipotesi principali che fanno i ricercatori sono tre.
Perché il consumo calorico cambia?
Il primo motivo che suggeriscono è che le persone che devono dimagrire, tendono ad accoppiare l’attività fisica con una scarsa alimentazione più di quanto lo facciano le persone magre. Questa ipotesi è importante, io stesso ho sempre detto che mangiare troppo poco è deleterio: non si hanno le risorse per ristabilirsi dall’attività fisica, quindi il metabolismo basale cala.
Un’altra motivazione potrebbe essere dipendente dalla temperatura corporea: lo sport abbassa la necessità di termoregolazione automatica del corpo, che può quindi risparmiare questa energia.
Infine, potrebbero esserci cause genetiche ancora sconosciute, e che vanno indagate.
Conclusioni
In conclusione, il messaggio da portare a casa è questo: l’attività fisica fa bene per molte cose, ma non è efficace come si crede per il dimagrimento. Il deficit calorico definito dall’attività fisica risulta minore di quello che dovrebbe essere, soprattutto in caso si debbano perdere molti chili, e questo può portare a frustrazione e abbandono del percorso intrapreso.
La chiave principale per perdere peso è regolare l’alimentazione, che è la nostra arma più efficace in tal senso.
Bene, questo è tutto. Se avete dubbi o domande scrivete qui sotto, rispondo volentieri. Io sono Giuliano Parpaglioni, se vi piacciono i miei video iscrivetevi al canale, noi ci vediamo la prossima volta. Un saluto a tutti!