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La quasi totalità delle diete, commerciali o meno, funziona: qualsiasi sia l’approccio usato si riesce praticamente sempre a perdere qualche chilo. Ma che succede dopo? Vediamolo insieme.

Buongiorno a tutti e benvenuti a questo nuovo video. Io sono Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, e come sempre vi ricordo che per visite dal vivo io ricevo a Brescia, a Toscolano Maderno e a Leno, che finché durerà l’emergenza Covid farò anche visite online e che sul mio sito www.nutrizionistabrescia.com potete trovare tutti i miei contatti.

Un libro per seguire la dieta

Avete comprato un nuovo libro che vi spiega la dieta migliore da seguire per perdere qualche chilo, rimanere in forma e abbandonare il grasso superfluo. Voglio subito rassicurarvi: il libro non vi sta mentendo, la dieta funzionerà, qualsiasi sia. È molto raro, infatti, che una volta che ci si metta in maniera concreta a regolare l’alimentazione, che si presti attenzione mentre si fa la spesa, oppure che si cominci a osservare le quantità e a far caso agli sgarri e agli spuntini fuori pasto, non si abbiano risultati positivi.

La dieta commerciale, da questo punto di vista, è un’alternativa valida ed economica al consulto nutrizionale con un professionista se non si hanno patologie particolari: fornisce menù d’esempio, spiega il razionale dell’approccio dietetico e, non ultimo, promette di migliorare la propria forma fisica più e più volte, in modo da alzare la motivazione a seguire quel particolare regime dietetico.

Dalla dieta al dopo dieta

Però ha un difetto, tutte le diete commerciali ce l’hanno: non c’è supporto nella fase successiva. Cosa succede quando il grasso se n’è andato, quando è stato raggiunto l’obbiettivo? Succede che ci troviamo a un punto di svolta e molto spesso, purtroppo nella maggioranza dei casi, la condotta ritorna a essere la stessa, o quasi, di quella avuta prima di acquistare il libro.

Magari ci portiamo dietro delle idee conosciute con la dieta, ad esempio un tipo di colazione o magari il mangiare cinque volte al giorno invece di tre, ma inevitabilmente nella maggior parte dei casi le vecchie abitudini tornano avanti e si riprendono chili.Il passaggio dalla dieta al dopo dieta è delicato ed è lì che si capisce se la dieta seguita è una buona dieta.

Cos’è una buona dieta

Una buona dieta, infatti, è quella dieta che ti dà delle sane abitudini in maniera facile e sostenibile. Quando si fa fatica, quando non si vede l’ora di smettere la dieta o di arrivare al peso che abbiamo come obbiettivo per poter tornare a mangiare diversamente, allora significa che stiamo seguendo una cattiva dieta, che non ci insegna nulla se non come perdere peso.

A cosa serve una dieta che mi fa perdere peso, però poi mi abbandona e mi fa tornare a pesare quanto prima, se non di più? Salvo casi particolari, ad esempio in caso di urgenza come capita con certe operazioni chirurgiche o in certe patologie, la dieta deve essere una compagna quotidiana che permette di capire cosa è meglio per noi, cosa ci fa star bene e cosa possiamo mangiare per sfruttare al meglio il nostro corpo. Deve essere sostenibile e deve prevedere la possibilità di sgarrare, perché se non si sgarra, se è vissuta come una gabbia, non potrà mai durare.

Cosa fare dopo

Alla fine di ogni percorso, con i miei pazienti, io lascio sempre due scelte riguardo la cosiddetta dieta di mantenimento: la prima, quella che preferisco, prevede il mantenimento dello stesso schema alimentare e delle stesse quantità concedendosi qualche sgarro in più. È la soluzione che preferisco perché è in assoluto quella che insegna di più ad autoregolarsi, a prendersi cura da soli del proprio corpo e a non trascurare nulla dell’alimentazione, concedendosi però qualche strappo alla regola in modo da sentirsi liberi di fare qualsiasi cosa.

L’altra soluzione mi piace di meno ma è comunque efficace: tenere lo stesso schema ma aumentare un po’ le quantità. In questa condizione, il calo di peso ovviamente si ferma, ma si rimane un po’ più rigidi sullo schema e non ci si può permettere di sgarrare più di quanto non si facesse durante il periodo in cui si era sotto controllo.

Non c’è una strada migliore dell’altra, in realtà: dipende dalle abitudini personali, dalle possibilità sociali, lavorative e di salute che si hanno. Per alcuni va benissimo tenere la stessa dieta concedendosi qualche sgarro in più, per altri la cosa è più difficile e preferiscono avere quantità maggiori.

Conclusioni

Indipendentemente dall’approccio che si decide di applicare, la cosa principale è avere una dieta sostenibile alle spalle, che abbia insegnato a nutrirsi secondo le proprie necessità. Far fatica per una dieta, anche se fa perdere peso, non porta mai a un risultato duraturo perché, come detto prima, non si vede l’ora di tornare a mangiare come ci piace.

Non si deve mai smettere di mangiare secondo i nostri gusti, salute permettendo, ma ci si deve regolare e si deve imparare a farlo con una dieta più personalizzata possibile.

Bene, questo è tutto. Scrivetemi qui sotto se avete avuto esperienze con diete commerciali, come vi siete trovati, se alla fine volevate tornare alle vecchie abitudini oppure se avete trovato un nuovo modo di alimentarvi in maniera costante. Io sono Giuliano Parpaglioni, se vi piacciono i miei video iscrivetevi al canale, noi ci vediamo la prossima volta. Un saluto a tutti!

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