Il latte fa malissimo… o no?
Buongiorno e benvenuti a questo nuovo video. Come sempre vi ricordo che ricevo a Brescia, a Toscolano Maderno e a Leno, che faccio anche consulenze online e sul mio sito www.nutrizionistabrescia.com trovate tutti i miei contatti.
Oggi parliamo di latte e latticini. In questi anni infatti si è creato come uno schieramento da tifosi tra chi è a favore e chi è contro il loro consumo, e spesso anche alcuni professionisti prendono una posizione più ideologica che razionale. Cerchiamo quindi di distinguere quali sono le dicerie e quali invece le cose corrette, e alla fine del video avremo un quadro più chiaro di tutto, alla luce delle più recenti ricerche scientifiche.
Il discorso non riguarderà solo il latte ma in generale i latticini, perché spesso le ricerche li accomunano. In ogni caso, l’avversione per partito preso a questi prodotti è abbastanza generalizzabile, è quindi utile parlare anche dei derivati. Invece non parlerò delle bevande vegetali, chiamate latte (di soia, di mandorle e così via) solo per il colore più o meno bianco che ricorda il latte vero e proprio, anzi ci tengo a precisare che non si può più vendere una bevanda vegetale chiamandola latte.
Il latte è un prodotto che contiene zuccheri e proteine e, a seconda che sia intero, parzialmente scremato o scremato, più o meno grasso. Per dare un’idea, 100 g di latte intero contengono 3.6 g di grasso mentre se si parla di latte scremato il grasso è quasi del tutto assente. Inoltre, è una buona fonte di calcio.
Altra premessa importante, è quella degli studi. Gli studi a cui farò riferimento saranno soprattutto metanalisi e revisioni sistematiche, ovvero quel tipo di studi che non vengono condotti direttamente sulle persone, ma che si basano su altri studi. In pratica, è come se io decidessi di descrivere rigorosamente quanto se ne sa su un dato argomento: vado a vedere cosa scrivono i ricercatori e faccio una sintesi, che viene chiamata revisione. Quando questa revisione è condotta con criteri precisi e replicabili, anche matematicamente, allora si parla di revisione sistematica e metanalisi.
Il latte acidifica?
La prima cosa che quelli che tifano contro il latte dicono, è che sia acidificante. Ora, sul concetto di acidificazione potrei farci un video a parte, anzi, probabilmente lo farò, però qui mi limiterò a dire che non esiste un alimento che acidifichi o che alcalinizzi il corpo, perché se esistesse sarebbe un veleno. Detto questo, il primo effetto dell’acidificazione, secondo questa teoria, sarebbe a discapito della salute delle ossa. Il dottor Fenton, dell’università di Calgary, ha voluto cercare una conferma a questa ipotesi pubblicando una revisione e una revisione sistematica (quindi più rigorosa), entrambe nel 2011: la prima smentisce che il latte possa essere in alcun modo acidificante, la seconda smentisce che una dieta con impostazione alcalinizzante aiuti a prevenire l’osteoporosi.
In realtà, l’effetto dei latticini sulle ossa è ancora dibattuto. Una revisione sistematica recentissima del marzo del 2020 ci mostra il latte come un possibile aiuto nella prevenzione dell’osteoporosi, mentre solo il mese precedente sul New England Journal of Medicine una review, quindi uno studio meno rigoroso, mette comunque in guardia sulla possibile correlazione tra consumo di latte e sviluppo di osteoporosi. Personalmente mi fiderei più della prima, perché è una revisione sistematica e quindi più verificabile della seconda e perché conferma i risultati di un’altra revisione sistematica condotta nel 2019.
Il latte non è naturale?
Un’altra accusa che si fa al latte è quella di non essere un alimento naturale. Chi lancia quest’accusa, sostiene che il latte che consumiamo, quindi soprattutto quello vaccino, sia un alimento destinato a uso e consumo esclusivo del vitello. Ed effettivamente è così: il latte di vacca è l’alimento migliore per tirare su un cucciolo di vacca, è indubbio che sia così. Inoltre, ci sono parecchie differenze tra i latte umano e quello vaccino, ma vorrei sottolineare una cosa: quest’accusa regge fintanto che parliamo di alimentazione per neonati, per i quali il latte vaccino non è indicato. Dopo i primi anni di vita, consumare latte è esattamente come consumare un qualsiasi altro alimento: chiediamoci infatti quanto sia naturale consumare polli, ovvero uccelli tenuti in gabbia selezionati per ingrassare facilmente e non essere più in grado di volare, o quanto sia naturale consumare banane, un frutto che senza l’intervento umano non potrebbe nemmeno esistere, perché non ha semi per riprodursi. Insomma, sembra un’accusa semplicemente tirata in ballo per dare una cattiva impressione.
Prodotti caseari e salute
Esistono poi studi meno specifici che cercano un’associazione tra il consumo di prodotti caseari e cause di morte per tutte le ragioni, che generalmente escludono il cancro ma includono patologie cardiache, diabete, ipertensione e altro. Uno di questi studi, una revisione sistematica del 2019, mostra che il consumo di latte e latticini non sia associato in alcun modo a un aumento di rischio di morte.
Un’altra recente revisione sistematica ci rassicura anche sull’accusa di aumentare l’infiammazione. Molte persone infatti considerano il latte come alimento infiammatorio, in realtà non è così, anzi: addirittura risulta avere un’azione anti-infiammatoria sia nelle persone sane, sia nelle persone con patologie.
Quando il latte è sconsigliato?
Quindi tutto ok, il latte è sicuro? Sì, nella maggior parte dei casi. Ci sono però alcune situazioni in cui il consumo di latte non è sempre consigliabile: se si è allergici, se si è intolleranti al lattosio e se si è maschi. I primi due casi, ovviamente, sono abbastanza chiari: un allergico o un intollerante al latte avrà disturbi immediati e più o meno gravi a seconda di quanto grave sia la sua condizione, e per queste persone il consumo è fortemente sconsigliato.
Ma perché essere maschi rende il consumo di latte sconsigliabile? Il World Cancer Research Fund ci dice che se è vero che il latte protegge dal cancro al colon-retto, è anche vero che i prodotti caseari sembrano essere una delle cause di cancro alla prostata. La stessa fonte però ci dice che l’altezza e l’obesità sono fattori di rischio più forti rispetto al consumo di latte, quindi il consiglio è quello di moderarne la quantità, più che eliminarlo totalmente.
Conclusioni
In conclusione, possiamo dire che la maggior parte delle accuse contro il latte non sono veritiere e che il consumo di prodotti caseari in genere è relativamente sicuro, a volte addirittura favorevole. Uniche vere limitazioni rimangono l’intolleranza al lattosio e l’allergia, per il resto il mio consiglio è quello di consumare latticini saltuariamente, evitare di mangiare formaggi tutti i giorni ma non evitare per forza il consumo di latte.
Bene, questo è tutto, se avete domande fatele qui sotto, parliamone insieme. Se vi piace il mio canale iscrivetevi, in descrizione trovate tutta la bibliografia che ho citato e anche i contatti da usare per un eventuale appuntamento. Ci vediamo la prossima volta. Buona giornata!