Uno dei problemi più comuni alle nostre latitudini è l’intestino irritabile (in inglese irritable bowel syndrome o IBS). Sotto questa definizione si vanno a inserire diversi sintomi, anche opposti, e diverse cause: gonfiori ricorrenti, diarrea, stitichezza, crampi. L’organo colpito in genere è quella parte di intestino chiamata colon, ovvero l’ultimo tratto, dove la gran parte dell’assorbimento dei nutrienti è già avvenuto e dove vive la flora intestinale. Le cause possono essere le più disparate (problemi con la flora intestinale, ormoni, infezioni, alimentazione, stress) e non tutte di tipo strettamente organico (capita infatti che lo stress sia un componente molto forte). Molti finiscono per fare test per intolleranze farlocchi che daranno risposte inutili (ma costose) e che costringeranno a eliminare questo o quell’alimento a caso, a tempo indefinito (tipicamente almeno lattosio e glutine). Inutile dire che questo approccio risulta essere solo una gran perdita di tempo nella migliore delle ipotesi e un danno nella peggiore: in caso di celiachia l’eliminazione arbitraria del glutine porterà ad avere test negativi in fase di controlli seri, e questo peggiorerà la vita della persona (che ogni tanto si concederà uno sgarro, stando male).
C’è una soluzione all’IBS? No, o meglio, non ce n’è una univoca. Se il problema è psicologico va risolta la causa di stress, se il problema è alimentare si può far qualcosa sulla dieta. In questo caso ci viene in aiuto una dieta particolare: la dieta low-FODMAPs. Prima di tutto una premessa importante: non tentate di fare da soli questa dieta, anche seguendo quanto scritto in questo post, perché è molto restrittiva e si rischia di andare in carenze nutrizionali se non si sa cosa si sta facendo. Detto questo, andiamo a spiegare.
La parola FODMAPs (Fermentable Oligo-Di-Monosaccharides and Polyols) è un acronimo che viene dalle parole inglesi che indicano alcuni zuccheri semplici e alcune molecole dal sapore dolce chiamati polioli (ad esempio lo xilitolo delle gomme da masticare è un poliolo). Gli studi recenti ci dicono che questo tipo di dieta è efficace nel risolvere i sintomi dell’intestino irritabile, anche se andrebbe studiato più a fondo l’effetto sulla flora intestinale. Fondamentalmente si tratta di una dieta a esclusione: alcuni alimenti vengono banditi completamente, senza possibilità di sgarro, dall’alimentazione quotidiana. In particolare si tratta degli alimenti considerati ad alto contenuto di FODMAPs: togliendoli, l’intestino riesce a riequilibrarsi e la persona può riuscire a superare i momenti più critici; contemporaneamente l’alimentazione si concentrerà sugli alimenti con concentrazioni di FODMAPs più basse. Quali sono questi alimenti?
La fonte più aggiornata sul contenuto di FODMAPs degli alimenti è l’australiana Monash University, che mette in rete un elenco esaustivo di alimenti, che riporto tradotto qui sotto (aggiornato al 29 febbraio 2016)
Tipo di alimento | Alimenti ad alto contenuto di FODMAPs | Alimenti a basso contenuto di FODMAPs |
Ortaggi | Asparagi, carciofi, cipolle, porri, aglio, legumi, piselli, barbabietola, verza, sedano, mais | Alfalfa, germogli di soia, fagiolini, cavolo cinese, peperoni, carote, erba cipollina, erbe aromatiche, rapa cinese, cetrioli, lattuga, pomodori, zucchine |
Frutti | Mele, pere, mango, nashi, cocomeri, peschenoci, pesche, prugne | Banane, arance, mandarini, uva, melone |
Latte e latticini | Latte di vacca, yogurt, formaggi freschi, creme, gelati | Latte senza lattosio, yogut senza lattosio, formaggi stagionati |
Fonti proteiche | Legumi | Carni rosse, pesci, polli, tofu, tempeh |
Chicchi e cereali | Segale, pane di grano, pasta di grano, prodotti del grano | Prodotti senza glutine, riso, orzo, pasta senza glutine, pseudocereali, riso soffiato |
Dolci e snack | Cracker di segale, prodotti a base di grano | Prodotti senza glutine, torte di riso, gallette di riso |
Noci e semi | Anacardi, pistacchi | Mandorle (meno di 10), semi di zucca |
In una dieta low-FODMAP, quindi, gli alimenti andranno scelti nella colonna di destra della tabella. Un’altra fonte importante è il documento della Stanford University riguardante la dieta low-FODMAPs. Ribadisco, a causa della potenziale malnutrizione, è fortemente sconsigliato impostare una dieta low-FODMAP da soli, rivolgetevi sempre a un nutrizionista.