Skip to main content
Diete e alimentazione

Un po’ di leggende

Esistono decine di credenze popolari sull’alimentazione: chiunque sa dire  che cosa fa ingrassare, cosa fa male, cosa si può eliminare e cosa si deve eliminare… salvo poi mettere insieme due presone a caso e confrontare le loro conoscenze: va a finire che, mettendo tutto insieme, ci si dovrebbe di cibare solo di lattuga.

Il problema è molto semplice: tutti mangiano, quindi tutti hanno le proprie opinioni in merito. Una persona anni fa mi disse “ma che ci vuole a fare il nutrizionista? Due consigli sull’alimentazione li so dare anche io”. Per questo motivo, le leggende sull’alimentazione sono frequenti, le credenze passate a voce sono molto difficili da contrastare e vanno a finire nel sapere popolare, corrette o meno che siano. In questo post farò una piccola carrellata di dicerie, senza la pretesa di essere esaustivo ma cercando di dare qualche informazione corretta.

La pasta/il gelato/la frittura/la cioccolata fa ingrassare.
Non esiste al mondo un solo alimento che faccia ingrassare di per sé. Un piatto di pasta non fa ingrassare, come non fa ingrassare un gelato, una frittura di pesce, un pezzetto di cioccolata o qualunque altra cosa venga in mente. Ingrassare è un processo graduale e dipende dalla quantità e dalla qualità di cosa mangiamo. Mangiare poco ma male potrebbe fare aumentare di peso, mangiare troppo sicuramente fa ingrassare, ma non è il singolo alimento a determinare la nostra risposta, piuttosto la combinazione dei vari alimenti durante la giornata e la settimana. Inutile chiedersi se quel determinato piatto faccia ingrassare o meno, molto più corretto sarebbe chiedersi se l’alimentazione di ieri è stata nel complesso corretta.

Per dimagrire si devono eliminare pasta e pane.
Esiste un tipo di dieta che, per far dimagrire, elimina i carboidrati, è efficace e rapida. Però ha molte controindicazioni e seguire una dieta di questo tipo deve essere una scelta condivisa dal proprio medico o dal proprio nutrizionista, non si può fare una scelta del genere da soli senza conoscere il proprio stato di salute: è un regime alimentare sopportabile per un certo numero di giorni per una persona sana ma deve essere valutata l’applicabilità su una persona portatrice di alcune patologie.

Latte e cereali sono la colazione ideale.
Il latte alla mattina può essere un’ottima fonte di calcio, vitamine e minerali, dà abbastanza energia da cominciare bene la giornata e, per chi non soffre di intolleranza o allergia al latte, è davvero una buona scelta. Ma insieme ai cereali tutto questo decade, soprattutto se integrali. I cereali integrali hanno al loro interno alcune molecole capaci di legarsi ai minerali del latte e di limitarne l’assorbimento, vanificando gli aspetti positivi dell’assunzione dello stesso. Stesso discorso per tè, caffè e cacao: mischiati al latte non sono una buona scelta.

I fritti fanno male.
Quanti fritti? Se si mangiano 2 etti di fritto tutti i giorni sì, sicuramente fanno male, ma se si esce una volta al mese a cena e si decide per una frittura mista, salvo non sussistano patologie particolari (danni epatici, ad esempio), non c’è nessun problema. Come sopra, non esiste l’alimento che fa male di per sé, bisogna contestualizzarlo.

Gli oli sono tutti uguali.
Non è solo una questione di gusto. Alcuni oli, se consumati abitualmente, possono essere anche dannosi. Il migliore olio in assoluto è l’olio extravergine d’oliva, i peggiori sono quelli di palma e di cocco. Anche per i fritti è consigliabile l’olio extravergine d’oliva: se usato caldo e non tiepido l’alimento non si impregna di olio e non risulta pesante. Inoltre è provato che l’olio extravergine d’oliva possa migliorare il quadro lipidico di una persona, a differenza di molti altri oli di semi.

Forse non sarà l’unico post di questo tipo, man mano che mi capiterà di sentire altre leggende le commenterò sul questo blog. Buona serata!

Brescia, 24 maggio 2011
Dott. Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, Brescia, Leno e Toscolano Maderno

10 Comments

  • Grezzo ha detto:

    Sapevi che c'era anche il complotto delle multinazionali del latte? Ne fai parte anche tu! 😉

    http://www.youtube.com/watch?v=7l6TBlVfYCc&feature=share

  • Sì, sapevo. Tanto sono già nella lista di proscrizione dei nemici della cisterna…

  • Grezzo ha detto:

    Parlando seriamente, in alternativa al latte cosa consiglieresti per una colazione che possa fornire calcio e minerali? (ovviamente non credo certo alle farneticazioni della tipa, è solo che il latte non lo digerisco bene)

  • Prima di tutto, tutte le bevande chiamate "latte" ma di origine vegetale: soia, mandorla, riso. Per il latte di soia e di riso è importante che siano addizionati con il calcio, quello di mandorla non è importante perché ne contiene di suo. Inoltre la frutta secca, parrà strano, ma a colazione sta divinamente: pistacchi per il ferro (poco assimilabile in realtà, ci vorrebbe un po' di vitamina C… chi ha detto succo d'arancia?), mandorle per il calcio, noci con omega3… in generale la frutta secca è ricca di minerali e nutrienti interessanti. Se lo stomaco regge (che alcune persone non tollerano il mix tra latte e aranciata, ma non so esattamente quante abbiano fastidi con le bevande vegetali) io metterei insieme queste tre cose: aranciata, frutta secca e latte di soia addizionato con calcio.

  • Rosa ha detto:

    Io per colazione prendo un doppio caffè macchiato con due brioches plum-cake e non potrei rinunciarci, difatti faccio il bis verso le dieci con un caffè e un plum-cake 🙂

  • Unknown ha detto:

    Gran bell'articolo (come tutti gli altri del resto), e da bravo iscritto alla lista di proscrizione dei "nemici della cisterna" ti faccio una domandona: l'olio di riso ha davvero gli effetti benefici decantati dai salutisti oppure è solo hype di marketing?

  • @Mauro: io preferisco l'olio di semi di lino per gli omega3 e l'olio extravergine d'oliva per l'acido oleico, entrambi efficaci contro il colesterolo. Però ecco, l'olio di riso potrebbe essere una variante (non costante) nella dieta…

  • Mattia Paoli ha detto:

    Però se passa il messaggio che "senza eccessi, niente fa male", la gente eccede (perché la quantità è una cosa personale, e ognuno decide più o meno in autonomia quando l'eccesso diventa tale) e tutto fa male.

    Parlando di fritti, quando dici "una volta al mese"… è una cifra a caso, il limite massimo, o cosa? 🙂

  • Però se passa il messaggio che "senza eccessi, niente fa male", la gente eccede (perché la quantità è una cosa personale, e ognuno decide più o meno in autonomia quando l'eccesso diventa tale) e tutto fa male.

    No, la quantità è una cosa oggettiva. Oggettivamente, per una ragazza di 25 anni sedentaria alta 1,70 e pesante 60 kg 1 kg di petto di pollo a cena è troppo! Non posso dare indicazioni più precise di quelle che ho dato perché appunto non so chi legge, può leggere la ragazza di cui sopra o può leggere Mister Olympia, può leggere il bambino di 11 anni o l'anziana, per forza devo essere generico.

    Parlando di fritti, quando dici "una volta al mese"… è una cifra a caso, il limite massimo, o cosa? 🙂

    Come sopra, devo essere generico per forza, non sapendo che pubblico ho. Un fritto una volta al mese non causa alcun tipo di problema nella stragrande maggioranza dei casi, è un buon modo per socializzare o per togliersi uno sfizio ed è indubbiamente un modo per non sentirsi perennemente a dieta. Uno alla settimana può essere una buona cosa ma dipende dal tipo di problema che stiamo affrontando, per questo ci vado cauto. Uno al giorno è indubbiamente troppo per chiunque. E, giusto per precisare, quando dico "un fritto" non intendo 1 fiore di zucca, piuttosto una porzione di fritti misti, insomma, un piatto i fritti. La regola è sempre quella: togliersi gli sfizi fa bene ma non esagerare (e visto il commento, forse prossimamente approfondisco questa cosa dell'esagerare)

  • Mattia Paoli ha detto:

    OK aspetto il prossimo post, intanto grazie per la risposta 🙂

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.