Skip to main content

Il quarto capitolo delle Linee guida per una sana alimentazione è dedicato all’acqua e al bilancio idrico del corpo. Capita spesso di non bere abbastanza, le linee guida quindi cercano di dare indicazioni utili per mantenere in equilibrio l’idratazione del corpo.

Bilancio idrico

Nel corpo, il peso maggiore è costituito da liquidi. Complessivamente infatti, questa costituisce circa il 60% del corpo. Il sudore, l’urina, le feci, persino la respirazione sono cose che fanno perdere liquidi, che vanno quindi reintegrati con l’alimentazione: indubbiamente esiste la possibilità di incorrere un una iperidratazione, ovvero assumere liquidi più di quanti se ne riescano a espellere per mantenere l’equilibrio, ma è un evento talmente raro che nella stragrande maggioranza delle volte ci si concentra soprattutto sul suo opposto: la disidratazione. Per evitarla, mangiare e soprattutto bere sono gesti da non sottovalutare. Nei LARN 2014 (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti ed energia per la popolazione italiana) si suggerisce di assumere tra i due e due litri e mezzo di liquidi al giorno, ma questo valore è comprensivo non solo dell’acqua, ma anche delle tisane e dei liquidi assunti con il cibo solido, e in condizioni particolari (ad esempio anziani, bambini, gravidanza e allattamento) la quantità può variare. Inoltre c’è da considerare anche l’attività fisica: in caso di sport o di lavori molto faticosi, è ovvio che la quantità di acqua aumenti con l’aumentare delle perdite.

I tipi di acqua

L’acqua minerale è quell’acqua che sgorga da una falda naturale, e si distingue da quella di rubinetto per la quantità di minerali e per la purezza originaria (ovvero che non necessità di trattamenti microbiologici). Le acque minerali vengono caratterizzate dal residuo fisso, che indica la quantità di minerali contenuti in un litro d’acqua (e quindi abbiamo acque minimamente mineralizzate, oligominerali, minerali o medio-minerali e fortemente mineralizzate), dalla durezza, che indica la quantità di carbonato di calcio (calcare) che contiene (e quindi avremo acque dolci o dure) e dall’effervescenza, ovvero dal contenuto di anidride carbonica contenuto alla sorgente (“naturalmente gasate” o “effervescenti naturali” sono diciture usate per le acque che nascono con le bollicine, “frizzante” o “effervescente” si usano invece quando il gas è aggiunto artificialmente)


Brescia, 22 febbraio 2020
Hai bisogno di un aiuto personalizzato? Prenota una visita!
Dott. Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, Brescia, Leno e Toscolano Maderno

One Comment

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.