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I cereali sono alla base della Piramide Alimentare Mediterranea, sono quindi un componente fondamentale della dieta mediterranea; i legumi sono un alimento tradizionale della cultura mediterranea e sono una miniera di nutrienti benefici. Il terzo capitolo delle Linee guida parla quindi di questi alimenti preziosi e insostituibili.

I cereali

Pasta e pane, alimenti presenti in tutte le case quotidianamente, sono derivati dal grano, un cereale alla base della nostra alimentazione da moltissimo tempo. Altri cereali molto utilizzati sono il riso, il farro, l’orzo… Questi possono essere consumati con forme lavorate (appunto pasta e pane, ad esempio), oppure come chicchi. Esistono anche dei prodotti che non sono botanicamente dei cereali, ma che vengono usati come tali e che sono quindi chiamati pseudocereali: grano saraceno, quinoa e amaranto.
Tutti questi alimenti sono ricchi di carboidrati complessi, un discreto (o ottimo, nel caso degli pseudocereali) contenuto di proteine e una minima parte di grassi. Sono anche un’ottima fonte di fibre, le quali aiutano a mantenere in salute l’intestino.
I prodotti integrali sono quelli più ricchi di nutrienti e fibre. La parola integrale infatti fa riferimento al chicco usato per la produzione del cibo: se è poco lavorato ha con sé ancora molte parti originali quando arriva nel piatto, è integro. Di contro abbiamo i prodotti raffinati, dove il chicco viene maggiormente lavorato, di conseguenza impoverito.
Il consumo di prodotti integrali è associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari, una migliore gestione della glicemia e del peso e probabilmente anche a una minore insorgenza di alcuni tipi di cancro.
In ogni caso le farine bianche, o raffinate, non vanno demonizzate: il fatto che quelle integrali siano migliori non significa necessariamente che quelle bianche siano dannose, semplicemente apportano meno benefici e meno vantaggi. Un’alimentazione corretta punta soprattutto sui prodotti integrali, ma non esclude per forza i prodotti raffinati.
La maggior parte dei cereali, infine, contiene glutine, il loro consumo è quindi controindicato in caso di celiachia o di sensibilità al glutine non celiaca.

I legumi

Fagioli, ceci, lenticchie, cicerchie, lupini, soia, piselli, fave, sono tutti legumi. Anche i fagiolini sono botanicamente legumi, ma il seme è molto piccolo e il baccello è la parte più importante, quindi vengono assimilati alle verdure.
Questi alimenti sono molto ricchi di carboidrati complessi e proteine, con un ridotto contenuto di grassi (a parte la soia, che ne è un po’ più ricca) e un quantitativo di minerali e vitamine tale da renderli fondamentali in una dieta correttamente bilanciata.
Il consumo frequente di legumi è associato a un minori rischio di cancro, obesità, diabete, ipertensione e malattie cardiovascolari, se ne consiglia quindi il consumo dalle due alle quattro volte alla settimana in una dieta completa.
Brescia, 12 febbraio 2020
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Dott. Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, Brescia, Leno e Toscolano Maderno

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