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Diete e alimentazione

Dimagrire: la battaglia delle calorie

Se andiamo a vedere sulle tabelle di composizione degli alimenti italiane, l’alimento più calorico in assoluto è l’olio, seguito dai vari grassi. Subito dopo c’è la frutta secca. La prima voce infatti è la macadamia, seguita dalla noce pecan e dalla noce. Siamo intorno alle 650-700 kcal per 100 g.

Diamine, la frutta secca è un alimento ipercalorico, quasi come l’olio e il burro! È evidente che in una dieta dimagrante non possa esserci spazio per questi alimenti, no? Eppure…

Eppure mi capita spessissimo di usarla nelle mie diete, anche per chi deve dimagrire.

Un ripasso veloce

Le Calorie (o kilocalorie, kcal) sono una unità di misura dell’energia. Ne ho parlato già in diversi post (Una questione di quantità e di qualità, Non contate le calorie!, Le calorie non esistono!Questione di metabolismo), in ambito alimentare si usano per poter confrontare alimenti molto diversi e poter decidere se si è assunto abbastanza cibo per il proprio sostentamento. 100 g di riso e 100 g di frutta sono confrontabili solo se si misurano secondo un parametro comune, e questo parametro è sempre stato, appunto, la caloria.
Sappiamo inoltre che per dimagrire bisogna assumere meno calorie di quante se ne consumano, per ingrassare invece bisogna consumarne di più. E fin qui è pura e semplice matematica, che è sicuramente più semplificata rispetto all’alimentazione pratica, ma ci aiuta per capire i concetti base. Inoltre, ci sono alcuni corollari che vanno tenuti sempre a mente:
  • Solo la dose fa il veleno (come spiegato nel mio precedente post Cinque consigli (più uno) per dimagrire)
  • Non è importante quanto si mangia nel singolo pasto, ma la quantità e la qualità complessiva
  • Non è importante il comportamento del singolo giorno, ma la regolarità quotidiana

Gli alimenti ipercalorici, il caso della frutta secca

Date queste premesse, si può capire come anche la frutta secca possa trovare spazio in diete a basso contenuto calorico:

  1. la quantità della frutta secca non è mai abbondante: 10, 20, 30 g al massimo per una dieta dimagrante. 30 g di noci sono circa 200 kcal
  2. la quantità di altre fonti di grassi (ad esempio l’olio) viene limitata, ma non azzerata del tutto
  3. il resto dei pasti viene misurato per dare le giuste quantità di nutrienti
In futuro farò un post specifico sulla frutta secca e sulle sue proprietà, perché credo sia un alimento estremamente importante e molto sottovalutato, al momento mi basta far passare il concetto che non c’è alcun bisogno di aver paura delle calorie di un singolo alimento.

La quotidianità vince sul pasto

La battaglia delle calorie è quell’atteggiamento che si ha nei confronti del cibo quando si cerca di abbassare il contenuto calorico di un singolo pasto invece di regolare l’intera giornata. Non è raro che mi si chieda “ma X non fa ingrassare?” Abbiamo fatto il caso della frutta secca, ma al posto di X ci si può mettere il pane, la pasta e moltissimi altri alimenti. Il rischio, ragionando così, è duplice: ci si priva di qualcosa che può risultare prezioso e salutare e si rischia di mangiare troppo poco. Una dieta equilibrata comprende diversi alimenti, non c’è bisogno di privarsi di nulla.

Brescia, 18 novembre 2016
Dott. Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, Brescia, Leno e Toscolano Maderno

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