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Diete e alimentazione

Bocciata la dieta del gruppo sanguigno

Recentemente è tornata di moda la dieta del gruppo sanguigno, inventata da Peter D’Adamo, un naturopata americano, basata sull’associazione dei gruppi sanguigni con alcuni cibi e alcuni tipi di attività fisica. Ne ho parlato sulla Scuola di Ancel descrivendola come fantasiosa, priva di alcun fondamento scientifico e palesemente inventata di sana pianta. Pare che non sia l’unico a pensarla così. La notizia degli ultimi giorni è che uno studio dell’Università di Toronto ha cercato di provare scientificamente questa dieta. In fondo, fino ad ora si poteva dire che non funzionasse sulla base di conoscenze pregresse, ma non si avevano dati effettivamente applicati su un gruppo di persone.

Ora finalmente questa prova è arrivata. Si sono prese 1455 persone e si è analizzata la loro dieta, cercando di individuare le persone che seguivano con più attenzione le indicazioni per proprio gruppo sanguigno rispetto a chi non lo faceva. Queste ultime, ovviamente, avrebbero dovuto risentire di più di effetti negativi dell’alimentazione, eppure così non è stato. O meglio: la fedeltà alla dieta era associata ad un miglioramento dei fattori di rischio cardiometabolici (circonferenza vita, valori ematici…) ma questi miglioramenti erano del tutto indipendenti dal gruppo sanguigno.

In pratica, se è vero che alcuni regimi suggeriti da D’Adamo possono essere salutari, non c’è alcun motivo per associarli ad un determinato gruppo sanguigno perché quest’associazione, alla prova dei fatti, non esiste. State seguendo la dieta del gruppo sanguigno e ne trovate un giovamento? Ottimo! Ma non c’entra col vostro gruppo sanguigno.

Brescia, 24 gennaio 2014
Dott. Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, Brescia, Leno e Toscolano Maderno

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