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Diete e alimentazione

La piramide alimentare italiana

L’articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale

Come per tutte le cose della vita, anche nell’alimentazione esistono regole da seguire se non si vuole incorrere in comportamenti scorretti. Gli addetti ai lavori conoscono molto bene le quantità di base che una persona dovrebbe assumere dei vari nutrienti (quanto calcio, quanto sodio, quanti zuccheri…) nella giornata, ma come ho già detto molte volte nutrirsi è diverso da alimentarsi. Nessuno al mondo, nemmeno gli addetti ai lavori, sceglie se mangiare una grigliata di pesce invece di un filetto di manzo semplicemente pensando “mi manca la mia quota quotidiana di omega 3”, c’è sempre il componente gusto, il fattore profumo, la determinante consistenza sul palato… insomma, alimentarsi è ben più complicato che semplicemente prendere i nutrienti, frullarli insieme e mangiarli.

Per questo motivo sono nate le piramidi alimentari, degli schemi pensati sugli alimenti più che sui nutrienti, costruiti in modo tale da aiutare le persone a farsi un loro piano dietetico personale il più corretto possibile. Ho parlato di piramidi, non di piramide, perché ne esistono più di una: ogni stato organizza le linee guida della propria nazione a seconda dei bisogni della popolazione (i bisogni nutritivi non sono universali: un esempio banale è dato dalla vitamina D per cui è consigliata l’integrazione nei paesi nordici mentre non c’è alcun bisogno nemmeno di assumerla con i cibi dove fa più caldo, perché la pelle ne produce abbastanza tramite i raggi solari), così è possibile vedere alcune differenze a seconda del tipo di piramide che si visualizza. Oltretutto le piramidi variano nel tempo: andando avanti con la ricerca è possibile che la piramide alimentare vari in un decennio anche due volte.

Per l’Italia, la piramide alimentare è stata promossa dall’INRAN, l’Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e la Nutrizione, la versione più recente mostrata all’interno del sito mostra la cosiddetta piramide alimentare della dieta mediterranea moderna, che riporto qui sotto

Piramide della dieta mediterranea moderna – INRAN

Questa piramide risale al 2009 e si basa sulla dieta mediterranea. Come si vede, il primo alimento considerato è l’acqua, che è fondamentale per il buon funzionamento del nostro organismo, ma alla base di tutto ci sono attività fisica, convivialità, stagionalità e prodotti locali, proprio perché alimentarsi non è nutrirsi.
In realtà nel 2005 è stato creato un sito molto bello e ricco, Piramide Alimentare Italiana, proposto dall’Istituto di Scienza dell’Alimentazione de La Sapienza di Roma, che ha uno schema diverso da quello presentato qui sopra. Navigando nelle varie pagine del sito ci si accorge delle differenze: nella piramide mediterranea ad esempio i cereali sono subito dopo l’acqua, in quella proposta da La Sapienza è al secondo posto dopo frutta e verdura.
Qual’è la migliore, quale va seguita? Beh, questa è la domanda da un milione di dollari. La mia interpretazione è che bisogna seguire le linee generali delle piramidi (i dolci sono sempre in alto, quindi consumo saltuario, la carne è sempre più in alto della pasta e la carne rossa è più in alto della carne magra e del pesce) senza stare troppo a pensare ai dettagli: la verdura va sempre mangiata e su questo non ci piove, che sia allo stesso livello della pasta o che sia un livello più in basso non cambia il fatto che sia un gruppo di alimenti indispensabile per una corretta nutrizione.

Nel prossimo post parlerò di altre piramidi: la dieta zona e la dieta vegetariana hanno piramidi molto diverse da quella mediterranea, inoltre ultimamente si è fatto largo il piatto, più che la piramide.
A presto!

Ultimo aggiornamento: Brescia, 15 novembre 2011
Dott. Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, Brescia, Leno e Toscolano Maderno

6 Comments

  • Jinocchio ha detto:

    Popolazioni di fruttariani dimostrano come si possa fare a meno di verdura e acqua, quindi ci piove sia sul fatto che si debba mangiare sempre la verdura, sia sul fatto che si debba bere acqua.

  • la dieta fruttariana è sbilanciata e non salutare. Se non vuoi un ban definitivo da questo blog evita di scrivere certe cose senza documentarle con articoli scientifici che dimostrino le tue tesi, grazie.

  • Anonimo ha detto:

    Ma cosa s'intende per fruttariano? Chiedo per capire. Temo ci siano diversi significati. Veronesi ha usato recentemente questo termine in senso largo, vedendo come frutti anche i semi delle leguminose (articolo su L'Unione Sarda ediz cartacea, purtroppo non c'è sul web). Di fatto quindi si parlava di una alimentazione vegana. Se invece parliamo di diete a base di sola frutta dalla mattina alla sera, certo 2-3 kg di frutta ci si arriva e di acqua ce ne è in abbondanza, ma gli altri nutrienti? Una mela ha circa lo 0,4% di proteine e con la completezza aminoacidica come si fa? Sono perplesso. Ho letto molte volte di veg che dicono di seguire questa alimentazione, ma spesso ammettevano di essere fruttariani da una settimana. Molti hanno smesso e non lo hanno riferito nei forum… Esiste uno studio tipo EPIC solo sui fruttariani? Io non so se si possa fare una fruttariana pura -mele, pere, banane, kiwi,…- tutti i giorni senza avere un collasso, uno svenimento. A volte sperimentano astenia i latto-ovo-vegetariani, figuriamoci gli altri. Andrea S.

  • @Andrea:
    Ma cosa s'intende per fruttariano? Chiedo per capire. Temo ci siano diversi significati.

    Dovresti chiederlo a jinocchio (che ogni tanto passa e dà solo fastidio)

    Sono perplesso.

    Anche io, sinceramente. Non vedo come possa essere difendibile un'alimentazione basata sui frutti (non legumi, non verdure verdi…)

    Ho letto molte volte di veg che dicono di seguire questa alimentazione, ma spesso ammettevano di essere fruttariani da una settimana. Molti hanno smesso e non lo hanno riferito nei forum…

    Ho scritto un articolo per WeWee su queste cose, non ho idea dei tempi ma presto o tardi sarà pubblicato.

    Esiste uno studio tipo EPIC solo sui fruttariani?

    Che io sappia, no. Ho cercato qualcosa oggi a riguardo e ho trovato informazioni molto scarse, l'articolo più eclatante era una lettera pubblicata sul BMJ che parlava di una (mi pare) bambina morta per malnutrizione negli anni '70 a causa dell'alimentazione fruttariana.
    http://www.bmj.com/content/1/6164/682.3.full.pdf

  • Anonimo ha detto:

    Gentile Giuliano, sei incappato nello stesso errore in cui sono caduto io: la piramide di cui riporti raffigurazione è quella di CIISCAM, del compianto Prof.Cannella. INRAN non la sottoscrive, l'ha solo riportata come "promozione" sul proprio sito. INRAN propone solo le Linee Guida, nessuna piramide. Almeno così mi ha detto la reponsabile per la stampa di INRAN e confermato il Dott.Ghiselli. Un saluto

  • @laviadelguerriero: grazie per la precisazione!

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