Skip to main content

Ho deciso di creare una rubrichetta di pillole di notizie sulla nutrizione, qualcosa che dia aggiornamenti pur sempre importanti ma in poche righe ciascuna, come spunto di riflessione (e magari approfondimento futuro). L’ho chiamata “Nutri-news”, spero possa essere apprezzata.

Le uova non sono tutte uguali. La capacità di alzare i livelli di colesterolo LDL e totale delle uova non è una caratteristica costante, ma dipende dalla qualità della dieta della gallina che le depone. Curando la dieta della gallina evitando mangimi troppo ricchi di acidi grassi ω-6 è possibile avere uova più salutari. (Via American Friends Tel-Aviv University)

L’esercizio fisico non basta. Molte persone vanno in palestra un paio di ore a settimana ma vivono principalmente sedentari. Questo stile di vita potrebbe non essere sufficiente per scongiurare i rischi di malattie dovute alla scarsa attività (obesità, cardiopatie, ipertensione, diabete…), piuttosto ci si deve abituare a muoversi di più (5000 passi al giorno) e fare una moderata attività fisica costante (150 minuti a settimana) (Via Sciencedaily)

Il cervello si mangia da solo se affamato. Il cervello sabota le diete: quando è affamato sviluppa un meccanismo che amplifica il senso di fame mandando in autofagia le proprie cellule. E’ per questo che le diete sono difficili da seguire a lungo termine ed è per questo che, a mio parere, le diete devono essere graduali e mai drastiche. (Via Le Scienze)

Il fruttosio aumenta il rischio di ipertensione. Spesso si sostituisce lo zucchero bianco con il fruttosio, che dolcificando di più permette di essere usato in minore quantità. Ma non è una scelta felice: pare che questo zucchero sia implicato nell’aumento del rischio di ipertensione, considerando poi che è uno degli zuccheri aggiunti nelle bevande e nei succhi di frutta direi di andarci piano con questi tipi di alimenti (Via Medicinalive)

Soia e latte riducono la pressione arteriosa. Non è ovviamente il rimedio definitivo, in quanto la regolazione della pressione a livello alimentare coinvolge l’intera dieta ma, secondo uno studio condotto alla Tulane University, le proteine della soia e del latte riescono a diminuire la pressione arteriosa, causa di molti altri disturbi a vari organi come reni e cuore. (Via Newsfood)

Latte e formaggi porterebbero benefici nella sindrome metabolica. Uno studio pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition mette in evidenza gli effetti positivi di una dieta ricca in latte e prodotti caseari sul livello di infiammazione e stress ossidativo dati dalla sindrome metabolica. A mio parere mangiare troppi cibi grassi (come sono certi formaggi) non è una cosa saggia, ma è evidente che questa notizia permette l’inclusione, regolata, di latte e formaggi anche nelle diete dimagranti. (Via Nutrition Foundation of Italy)

Brescia, 04 agosto 2011
Dott. Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, Brescia, Leno e Toscolano Maderno

2 Comments

Leave a Reply

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.