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Diete e alimentazione

Un’alimentazione scorretta…

Quando assaggiamo una mela, mangiamo un piatto di pasta o ci gustiamo un caffè mettiamo in moto una serie di meccanismi che ci permettono di sopravvivere: assorbimento dei nutrienti, distribuzione degli stessi nel corpo, scarto dei rifiuti o di ciò che non è assimilabile, reidratazione… I nutrienti sono macro e micro: i primi sono quelli che ci danno energia (carboidrati, proteine e lipidi), si chiamano macronutrienti perché dobbiamo assumerne un certo quantitativo di grammi al giorno; i secondi invece sono assunti in quantità molto più ridotte (milligrammi e microgrammi) e sono tipicamente minerali e vitamine, non danno energia ma sono essenziali per il corretto funzionamento di tutti i meccanismi biochimici del nostro organismo.

Che cos’è, dunque, un’alimentazione corretta? E’ l’alimentazione che ci permette di migliorare il nostro stato di salute o di mantenerlo se siamo in perfetta forma. Per raggiungere questo scopo dobbiamo prendere un tot di macro e micronutrienti nelle quantità giuste: senza esagerare ma anche senza carenze. Per aiutarci in questo compito possiamo dare uno sguardo alle etichette delle confezioni dei cibi: sulla maggior parte di esse è illustrata la quantità di nutrienti e, a fianco, il loro corrispettivo in percentuale rispetto alle dosi consigliate (segnate spesso con la sigla RDA, Recommended Daily Allowance). In realtà quest’ultimo dato è importante ma va considerato “pesato” sulle necessità personali, per esempio un culturista ha bisogno di più proteine di un impiegato, però può essere comunque una buona indicazione per le vitamine e i minerali.

Purtroppo però moltissime persone non seguono una dieta corretta, ci sono eccessi e carenze anche nello stesso individuo e come se non bastasse tutto questo porta allo sviluppo di malattie incredibilmente frequenti e allo stesso tempo incredibilmente facili da trattare: basta una sana alimentazione. L’obesità è il primo obiettivo, quando si parla di corretta alimentazione. Questa patologia è portatrice di tantissimi altri danni (cardiopatie, diabete, ipertensione, danni renali, tumori, danni vascolari…) e da sola giustificherebbe una campagna ministeriale seria di informazione e di educazione anche curriculare nelle scuole. E’ caratterizzata da un introito energetico eccessivo (troppi grassi, troppe proteine, troppi carboidrati) e spesso, se si va ad indagare, è accompagnata da una carenza di micronutrienti: quando si mangiano due etti di pasta e quattro di carne in un pasto, le foglioline di insalata si lasciano, non si chiede il contorno e se si chiede son patate, con il risultato che il consumo di frutta e verdura (quindi micronutrienti) è scarso.
Al versante opposto troviamo l’anoressia, che causa un deperimento costante. Qui è scarso sia l’apporto di macronutrienti che di micronutrienti, la persona può calare di peso talmente tanto da non riuscire quasi più a tenersi in piedi.

Molte patologie diverse hanno una loro alimentazione specifica: se c’è danno renale bisogna operare in un modo, se c’è un difetto metabolico in un altro, e nel caso in cui non fosse possibile migliorare una malattia con l’alimentazione, è comunque possibile regolarla in modo tale che essa sia la migliore alimentazione possibile per quella persona. C’è però una cosa importante da dire: moltissime patologie sono tra loro collegate (diabete, ipertensione, cardiopatie, obesità…) e tutte queste patologie non solo sono prevenibili con una dieta corretta, ma anche migliorabili. Mangiare più verdura e frutta, limitare i piatti raffinati (non come sinonimo di eleganti, ma di lavorati), essere dei consumatori frugali (cit. di Rajendra Pachauri) è il segreto per evitare molti malanni del nostro tempo, in fondo non è così difficile come sembra.

Brescia, 15 maggio 2011
Dott. Giuliano Parpaglioni, biologo nutrizionista, Brescia, Leno e Toscolano Maderno

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